Il pomeriggio si è aperto con la lectio del filosofo laico e teologo Vito Mancuso, intitolata “Scienza, cultura, fede”, in cui Mancuso ha posto l’accento sulla differenza tra la fede, definita “il sentire del mondo”, e la scienza, “che è sapere analitico, studio costante dal quale scaturisce conoscenza”. Citando Einstein, Kant e Galileo, il teologo ha auspicato il dialogo continuo tra la due materie, perché “necessario a entrambe”.
A seguire si è svolto un dibattito tra il monaco camaldolese Claudio Ubaldo Cortoni, che ha definito le Sacre Scritture come “uno specifico genere letterario”, e lo scrittore Lorenzo Pavolini, che ha utilizzato la figura umana e letteraria di Primo Levi per descrivere il rapporto tra scienza e cultura nella letteratura del ‘900.
Il panel successivo, una delle due Piazze di quest’anno, è stato introdotto da un intervento in live streaming di Giuseppe De Bellis, direttore di Skytg24, il quale ha spiegato come la redazione all-news ha affrontato la pandemia. “Abbiamo cercato di raccontare non la notizia, ma il mondo che stava cambiando - ha detto De Bellis - e l’abbiamo fatto in prima persona”. Al dibattito, moderato da Marco Ferrazzoli, hanno poi partecipato il genetista Giuseppe Novelli, la virologa Antonella Viola e, in collegamento streaming, la giornalista Daniela Minerva.
Prima della lezione del musicologo Quirino Principe spazio al premio del Festival dedicato ai giornalisti under 35, vinto da Marta Occhipinti per l’articolo L’ “altrui mestiere” dello scrittore e il ponte tra le due culture. “Vorrei condividere questo premio con tutte le giovani donne dell’informazione”, ha detto Occhipinti.
Gran finale poi con il maestro Ludovico Bramanti che, al piano, ha allietato il pubblico con Preludio religioso da La petite messe sollennelle di Gioacchino Rossini.
Domani giornata conclusiva con l’ultima lectio, tenuta dall’astrofisico del Cern Guido Tonelli, la seconda Piazza e la premiazione del concorso fotografico riscattodaqui.