Il progetto, nei suoi tre anni di vita, ha promosso: interventi in 20 istituti scolastici, con il coinvolgimento di oltre 1300 giovani; attività di formazione artistica al Palafolli di Ascoli Piceno con altri 300 giovani coinvolti; residenze estive nei Comuni di Folignano, Comunanza,Acquasanta e Monteprandone con il coinvolgimento di circa 250 giovani in forma integrata. Grazie al progetto, inoltre, è stata generata una compagnia teatrale integrata che produce spettacoli che vanno in circuitazione regionale e nazionale. Le attività progettuali sono proseguite, grazie alla creazione di laboratori creativi a distanza e alla produzione del TG Corona, vero e proprio magazine sul racconto della quarantena, anche durante la pandemia da Covid -19.
Uno sforzo organizzativo che ha visto protagonisti 20 operatori e altrettanti 20 docenti professionisti nelle arte terapie e nella formazione di arte per il sociale e che ha garantito, sia nel periodo invernale che in quello estivo, un servizio innovativo e “strutturato” che coinvolge giovani in attività scolastiche ed extra scolastiche, con benefici diretti sia ai fruitori direttamente coinvolti che ai normodotati volontari e alle famiglie coinvolte. Tra le iniziative previste per il prossimo futuro, i tirocini di inclusività che verranno collegati alle azioni di continuità del progetto, anche per la professionalizzazione di giovani che hanno orientato le proprie scelte professionali nel settore delle arti per il sociale e della mediazione artistica.
"Alla base della mediazione artistica c’è l’Arte dell’incontro e della relazione. L’incontro tra Me -Te è l' incontro di realtà e soggettività diverse che entrano in contatto, è la conoscenza, ma anche la crescita reciproca attraverso la mediazione artistica.
Il progetto REMI, realizzato grazie alla Fondazione Carisap, non è un “progetto per la disabilità” in cui i ragazzi con disabilità vengono di nuovo isolati ma un progetto che promuove le abilità differenti dove coetanei con e senza disabilità possono insieme fare un’esperienza significativa e positiva ed arrivare ad accettarsi l’un altro, a prescindere dalle proprie “abilità” o “disabilità” – perché tutte sono “esclusivamente” in possesso di differenti abilità. Il progetto REMI si fonda sulla convinzione che la diversità non è, e non può essere considerata, come un elemento di discriminazione, ma occasione di incontro e arricchimento reciproco".
Durante tutto il percorso progettuale che si è svolto dal 2018 al 2020 è stata condotta un’azione di Monitoraggio e Valutazione. Il Monitoraggio ha seguito l’andamento fisico del progetto rilevando dati e la Valutazione ha cercato di indagare sulla qualità dei servizi erogati. Al termine del progetto il numero di persone partecipanti è di 1374; il numero di azioni realizzate è pari a 9 (LABORATORIO PER OPERATORI SOCIALI SULL’UTILIZZO DELL’ARTETERAPIA, LABORATORI ARTISTICI NELLE SCUOLE, LABORATORI DI INTEGRAZIONE PER GIOVANI ed ADULTI, LABORATORI ARTISTICI PER GIOVANI ED ADULTI NEI COMUNI PARTNER, LABORATORIO DI CONFRONTO ED ESPERIENZA, LABORATORIO ESTIVO PRESSO CEA AULA VERDE, LABORATORIO PER LA CREAZIONE DI UN BLOG, REMI A DISTANZA PER RIMANERE VICINI); il numero di ore di servizio erogato ammonta a 1472,5; il numero di lavoratori coinvolti pari a 40.
La Valutazione del progetto nel suo complesso testimonia un importante risultato specialmente per l’impatto sociale registrato sugli utenti e nel valore sociale restituito al territorio anche per quel che riguarda l’occupazione creata. Come si evince dai dati di monitoraggio il 49,57% del totale del progetto è stato destinato alle spese per il personale e il 27,73% a spese riguardanti le attività rivolte ai destinatari. Si sottolinea inoltre come tutti i servizi sono stati erogati in maniera totalmente gratuita.