Dal 3 al 17 gennaio si terrà la campagna di ricerca con oltre 20 studiosi da tutto il mondo. Seguirà una settimana in cui gli studiosi concluderanno i lavori con l’attività di inchiostrazione in studio e, giovedì 17 gennaio, a Palazzo Parissi, si terrà la presentazione alla cittadinanza del materiale prodotto durante il campo.
Monteprandone - Nell’ambito della partnership tra Comune di Monteprandone e Scuola di Ateneo Architettura e Design (SAAD) “Eduardo Vittoria” dell'Università di Camerino volta a dare lustro e mantenere le tradizioni costruttive vernacolari del Centro Storico di Monteprandone, giovedì 3 gennaio parte “Italian VernaDoc 2019”.
Si tratta di una campagna di ricerca internazionale, promossa dai docenti Salvatore Santuccio, Enrica Pieragostini e Antonello Alici, che per quindici giorni, fino al 17 gennaio, porterà un gruppo di venti studiosi ad approfondire le architetture del vecchio incasato e le ville di pregio presenti sul territorio come Villa Palestini e Villa Nicolai.
Dieci studiosi italiani e venti provenienti dalle Università di tutto il mondo tra le quali Thailandia, Iran, Finlandia, Romania, Pakistan, Turchia, Irlanda, Ucraina, Camerun, Cina, arriveranno a Monteprandone giovedì 3 gennaio e nella giornata successiva faranno un tour nei borghi del Piceno tra i quali Acquaviva Picena e Grottammare.
Il campo proseguirà dal 5 al 10 gennaio con le attività di misurazione in loco. Momento centrale sarà venerdì 11 gennaio con lo svolgimento del seminario per professionisti sull’architettura vernacolare i cui atti del convegno verranno successivamente pubblicati.
Seguirà una settimana in cui gli studiosi concluderanno i lavori con l’attività di inchiostrazione in studio e, giovedì 17 gennaio, a Palazzo Parissi, si terrà la presentazione alla cittadinanza del materiale prodotto durante il campo. Per informazioni vernadocitalia.blogspot.com.
Breve storia del VernaDoc
Il primo campo è stato realizzato da un gruppo di studiosi Finlandesi nel 1994 a Pinega - progetto in Arcangels Russia, una città difficilmente accessibile e poco conosciuta, l’intento è stato conoscere le architetture storiche presenti e il tipo di costruzione, tutto ciò è stato rappresentato ed archiviato al fine di conservare una memoria storica di essa che col tempo sarebbe scomparsa.
Nel 1997 si è svolto un altro progetto in Giappone. Documentazione di tre diversi tipologie costruttive Minka (case di paglia). Nel 2002 si è svolto un progetto in Harrania Egitto. A seguire negli anni si sono svolti molti campi VernaDoc in cui hanno partecipato studiosi ed architetti di ogni parte del mondo, tutti con lo stesso intento studiare il patrimonio storico-urbano e paesaggistico dei piccoli centri con la duplice finalità educativa e divulgativa per una migliore fruizione turistica.
In Italia è stato realizzato nel 2015 ad Amandola, nelle Marche. Il tema erano i palazzi storici di Amandola nella provincia di Fermo, ed i partecipanti provenivano da Cina, Finlandia, Italia, Pakistan, Romania e Thailandia. A seguito del campo italiano si realizzò una pubblicazione che è stata presentata al Congresso internazionale di Bangkok organizzato dal CIAV insieme all’associazione ICOMOS.