Ascoli - Il Comune di Ascoli Piceno, in
collaborazione con la Fondazione Giovanni Paolo II per la Gioventù e
con il contributo fondamentale della Società Ascoli Reti Gas,
presenta la mostra "L’Arte che protegge. Pittura contemporanea e
Sacro, una ricognizione nel panorama italiano dell’arte sacra
contemporanea", a cura di Camillo Langone e inaugurata questa sera a
palazzo dei Capitani, alla presenza del Sindaco Guido Castelli,
dell'assessore alla Cultura Piersandra Dragoni, del curatore Camillo
Langone, del professor Stefano Papetti, di Don Elio Nevigari e di
Giancarlo Norcini Pala della Società Ascoli Reti Gas.
“Un ringraziamento speciale va al nostro Main Sponsor Ascoli Reti Gas, senza il cui sostegno la nostra città non avrebbe potuto accogliere un’esposizione di così grande prestigio – ha dichiarato il Sindaco Guido Castelli – Ascoli è da sempre riconosciuta, sia nelle Marche che in tutto il centro Italia, come una delle città più sensibili nell’ambito della produzione culturale – continua – Ecco perché manteniamo costante l’impegno di offrire a cittadini, visitatori e artisti l’opportunità di vedere o di esporre in mostra, nelle sale più rappresentative del Comune, le opere d’arte”.
Per secoli la Chiesa è stata segnata
dal rapporto fraterno tra arte e liturgia, tra arte e fede – per
usare un’espressione di Joseph Ratzinger – poi arrivata la
Modernità, e con lei la secolarizzazione, questo legame si è
spezzato e oggi diventa difficile spiegare l’arte sacra. Nel tempo
profano in cui la Chiesa commissiona molto meno che nel passato, e
con molto meno rigore teologico, spesso senza esigere il rispetto
nemmeno dei più elementari criteri iconografici cattolici, che cosa
producono gli artisti comunque attirati dal sacro? Infine, che cosa
può offrire l'arte a chi continua a cercare il trascendente? La
mostra L’Arte che protegge. Pittura contemporanea e Sacro nasce in
risposta a queste domande fornendo anche una sorta di stato dell’arte
sacra in Italia.
“Indipendentemente dai motivi che
spingono gli artisti a produrla – afferma Camillo Langone - sono
dunque in mostra sia esempi di arte sacra ufficiale, tratti dalla non
molta arte sacra oggi commissionata dalle istituzioni religiose, sia
esempi di arte sacra realizzata per devozione privata, dell'autore o
dell'eventuale committente, sia esempi di arte sacra priva di
immediata finalità religiosa ma scaturita dal confronto, magari
all'apparenza soltanto formale eppure sempre aperto a ulteriori
valenze, con le Madonne e i Santi dei secoli d'oro.” Nonostante il
clima culturale, il confronto con il sacro non è per nulla
infrequente nelle opere degli artisti contemporanei, con una tensione
trascendentale spesso sottovalutata e dunque da evidenziare.
In mostra trentadue artisti di varie
generazioni attivi nel panorama italiano della pittura, in un arco
lungo mezzo secolo che si estende da Ercole Pignatelli (classe 1935)
fino a Ilaria Del Monte che è dell'85. L’ambito privilegiato da
tutti gli artisti è quello figurativo, al cui interno trovano spazio
le rappresentazioni più realistiche e quelle più stilizzate. Si va
dalle reinterpretazioni delle Storie dei Santi con La Strada del
Santo di Stefano Di Stasio in cui uno smarrito San Francesco in
compagnia del lupo si muove in un minaccioso sfondo metropolitano,
alle scene di natività, ricreata da Vanni Cuoghi come una
scenografia tascabile o nei dipinti di Letizia Fornasieri e Giulia
Huober, passando per le Madonne arricchite da un citazionismo a
tratti pop, come il trittico Madonnina del vetro, Madonnina della
passione, Madonnina del cardellino di Fulvia Mendini, a tratti
surrealista come la Regina Pacis Mundi Spes di Giuliano Guatta oppure
ispirato alla tradizione quattrocentesca come Mary’s finger, olio
di Federico Guida.
Alcune opere in mostra erano già esistenti, altre sono state create per l'occasione. Appositamente realizzata anche l'unica scultura, plasmata in terracotta dallo scultore piceno Paolo Annibali, solito a confrontarsi col sacro.
L’ARTE CHE PROTEGGE
Pittura contemporanea e Sacro
a cura di Camillo Langone
8 dicembre 2018 – 13 gennaio 2019
Inaugurazione venerdì 7 dicembre ore 18.00
Palazzo dei Capitani del Popolo, Ascoli Piceno
APERTURA
Da lunedì a sabato dalle h. 8.00 alle h. 20.00
domenica e festivi 10.00-13.00 15.00-19.00
Ingresso libero
per info: 0736298334 – 0736298785
serv.eventi@comune.ascolipiceno.it