Ascoli - Intanto sentirete direttamente dalla sua voce cosa vuole seminare Massimiliano Ossini con questa fatica letteraria. Kalipè (corto e lento, come deve essere il passo di un montanaro himalayano). Lo spirito della montagna" è un concentrato di strumenti per misurare se stessi di fronte alle "vette" della vita.
Montagna come metafora ma pure come barriera fisica con un crepaccio dell'Adamello nel quale cade davvero ma riesce a cavarsela dopo aver visto il pericolo vero nello specchio di ghiaccio al suo interno... ma è una montagna che riesce comunque a farsi amare al di là di tutto. E' una forgia costante per Massimiliano Ossini che sposa con gli insegnamenti di Papa Giovanni Paolo II e Paolo VI. E' la montagna col profumo cangiante della neve. E' quella patria del silenzio che è strumento di continua rigenerazione. Già, la suggestione del silenzio, anche quello del bosco con i suoi profumi, che ristorano l'anima e fanno diventare "la rete del pescatore satura di problemi come un'unica corda, dopo giorni di salita in quota, senza più nodi".
"E' vero, i problemi che avevi - dice Massimilano Ossini - forse non li hai risolti, ma quel silenzio misto a fatica non ti pesano addosso come prima: hai riacquistato serenità per aggirarli e trovare soluzioni alternative".
Ai giovani il consiglio di un "andamento lento", per dirla con con Tullio De Piscopo. Riflettere, fare un passo indietro e analizzare la propria vita permette di fare passi avanti.
Il perché di questo libro sta nel fatto che "così si può consegnare il passato al futuro". E in fondo, se ci pensate, la capacità di depurazione del silenzio l'hanno cantata in molti. Mina, tra gli altri, con "La voce del silenzio" ... "Ci sono cose in un silenzio che non m’aspettavo mai, ..." sentirete in questa stupenda canzone d'amore. E proprio l'amore spinge Ossini a proclamare ogni giorno della sua vita, che in adolescenza non è stata come quella di oggi, che occorre mostrare esempi positivi nel raccontare la realtà, dalla natura ai fatti di cronaca. "Perché il sorriso è contagioso e produce solo effetti positivi".
Ossini trasale quando Linea Bianca diventa un case study: Linea Bianca e Ulisse sono stati studiati alla Sorbona di Parigi da duemila studenti per il modo di narrare televisivamente.
E Piero e Alberto Angela sono i suoi modelli, quelli per fare una buona televisione.
Perché presentare al Caffè Meletti il suo libro? Sta nel fatto che Ascoli Piceno coincide con la sua esplosione nel lavoro, nella sua rigenerazione umana. Allora non resta che raccontare ad ogni piè sospinto le periferie come la nostra e impegnarsi a far ripopolare le nostre zone ad esempio nell'agricoltura. Nasce così, proprio parlando al Meletti con un altro giovane, la sfida di "Mulini e Pastifici" un marchio storico del Piceno che oggi vive di qualità del prodotto esclusivamente biologico con riscoperta di grani antichi e di canapa, con la qualità della vita da assicurare a giovani agricoltori che possano restare sul territorio perché certi che un'azienda come "Mulini e Pastifici" pensi alla loro dignità. Insomma Ascoli nel cuore sempre.
Questo e un fil rouge che crea incontri quasi scontati con compagni di viaggio illustri come Brunello Cucinelli con il quale Massimiliano sta conducendo una serie di attività nel racconto e nell'aiuto a far emergere le periferie.
Felice per questo evento Valter Di Felice, amministratore unico del Meletti, che sta dando al nostro Caffè storico una spinta di livello elevato con evidenze di tutto rispetto come le due pagine sul "Locali Top", magazine patinato da 200 mila copie. A intervistare Massimiliano Ossini al Caffè Meletti sabato 17 novembre alle ore 17 sarà Mario Mauro Mariani, ormai sodale di Massimiliano in Linea Bianca e altre tramissioni Rai.