8 Marzo, inaugurazione della mostra foto-documentaria 'I Fiori del Male - Donne in manicomio nel regime fascista'

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8 Marzo, inaugurazione della mostra foto-documentaria 'I Fiori del Male - Donne in manicomio nel regime fascista'

Inaugurazione domani a Palazzo dei Capitani

Ascoli - Mercoledì 8 marzo, nel giorno della Festa della Donna, verrà inaugurata ad Ascoli Piceno, a Palazzo dei Capitani, la mostra foto-documentaria "I Fiori del Male - Donne in manicomio nel regime fascista".

 

L'iniziativa è patrocinata dalla Commissione per le Pari Opportunità tra uomo e donna della Regione Marche, dalla Provincia e Comune di Ascoli Piceno, dall'Istituto Provinciale per la Storia del Movimento di Liberazione nelle Marche, dall'Ufficio Scolastico Regionale, dal Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo, dall'Anpi provinciale, dalla Commissione Provinciale Pari Opportunità, dalla Regione Abruzzo, dall'Università degli studi di Teramo, dall'Archivio di Stato di Teramo e dell'Asl 4 di Teramo.

 

L'esposizione si aprirà alle ore 17 con il saluto delle autorità e l'intervento dei curatori della mostra: Annacarla Valeriano e Costantino Di Sante. Quindi prenderà la parola la scrittrice Luana Trapè che parlerà sul tema "Storia e storie dal manicomio di Fermo", a seguire lo psichiatra Alberto Mancini introdurrà l'argomento "La psichiatria prima e dopo la Legge Basaglia". Infine, Cristiana Castelli leggerà alcune lettere scritte dal manicomio con intermezzi musicali di Argeo Polloni.

 

Ogni viso racchiude una storia e diventa traccia di un percorso personale improvvisamente interrotto: dalle mogli poco remissive, alle donne libertine, dalle giovani insofferenti ai vincoli dei conformismi alle vittime incolpevoli di violenze e dissidi familiari, tutte figure differenti accomunate dal medesimo destino di emarginazione e segnate dallo stesso stigma di diversità.

 

Ai volti delle ricoverate sono affiancati diari, lettere, relazioni mediche. Materiali che raccontano la femminilità a partire dalla descrizione di corpi inceppati e che riletti oggi, con sguardo consapevole, possono contribuire a individuare l’insieme di pregiudizi che hanno alimentato storicamente la devianza femminile.

 

La mostra rimarrà aperta tutti i giorni dall'8 al 22 marzo ad ingresso libero con i seguenti orari: mattina dalle 10 alle 12 e pomeriggio dalle 16 alle 17.