Ascoli nell'Italia Longobardorum

Ascoli nell'Italia Longobardorum

Castelli: 'I nostri ragazzi potranno beneficiare di significative opportunità di crescita culturale e storica'

Ascoli e l’Unesco sono un po’ più vicine grazie ai longobardi. Infatti la città picena ha aderito a “Italia  Langobardorum”, associazione che  cura e gestisce le attività connesse al sito Unesco ‘I longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.c)’ che raccoglie i luoghi della presenza longobarda in Italia.

Il sito comprende sette  complessi monumentali distribuiti su tutto il territorio nazionale e sono Il Tempietto Longobardo a Cividale del Friuli(UD), Il complesso monastico di San Salvatore  – Santa Giulia con l’area archeologica del Capitolium a Brescia,  il Castrum di Castelseprio-Torba (VA), il Tempietto del Clitunno a Campello(PG), la Basilica di San Salvatore a Spoleto(PG), la chiesa di Santa Sofia a Benevento e  il  Santuario di San Michele a Monte Sant’Angelo(FG).

Ricordiamo che l’associazione in questione riceve importanti finanziamenti dall’Unesco stessa e dal Mibact (Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo). A tal proposito, Ascoli Piceno è stata inserita nel progetto didattico per alunni e insegnanti delle scuole di 1° grado, e prevede la possibilità di effettuare visite guidate e gite, della durata di massimo 3 giorni, sia ai beni inseriti in siti Unesco sia ad altri luoghi di storia longobarda.  Il progetto, fa parte del primo dei due bandi in previsione.

Il sindaco di Ascoli Piceno Guido Castelli ha inoltrato ai dirigenti scolastici delle scuole secondarie cittadine di 1° grado, il sopracitato progetto didattico con le relative modalità di partecipazione. Le richieste potranno essere inviate dalle ore 8 di lunedì 23 febbraio alle ore 12 di giovedì 5 marzo, e i viaggi dovranno essere effettuati entro il 31 maggio 2015 . Inoltre ha diramato la lettera del presidente di “Italia Langobardorum”.

"A prescindere dal recente diniego ricevuto dal MIBACT rispetto alla domanda redatta dall’arch. Fanini, vogliamo creare comunque una relazione  tra Ascoli e l’Unesco, e l’adesione a questa associazione rappresenta un passo importante – spiega il sindaco di Ascoli Piceno Guido Castelli. L’Italia Langobardorum gestisce il sito seriale ‘I Longobardi In Italia. I luoghi del potere’, che è stato iscritto nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco come 46esimo sito italiano. 
Ascoli, pur non potendone tecnicamente far parte per la mancanza di evidenze residue (chiese e costruzioni longobarde), è entrata comunque in questo prestigioso circuito e noi ne siamo orgogliosi. Anche perché i nostri ragazzi potranno beneficiare di significative opportunità di crescita culturale e storica
”.