Progetto 'Che fisico!', avviate quattro borse di ricerca presso il Cern

Progetto 'Che fisico!', avviate quattro borse di ricerca presso il Cern

Ha consentito l’attivazione di quattro borse di ricerca destinate a giovani laureati marchigiani, disoccupati, selezionati a seguito di un bando pubblico da una apposita commissione composta anche da rappresentanti dell'organizzazione europea

Ancona - Avviato il primo degli interventi previsti dall’Accordo Quadro tra la Regione e il Cern (Organizzazione europea per la ricerca nucleare), sottoscritto nel luglio scorso con l’obiettivo di promuovere e rafforzare la ricerca scientifica e tecnologica nelle Marche.

Si tratta del Progetto “Che Fisico!” che ha consentito l’attivazione di quattro borse di ricerca destinate a giovani laureati marchigiani, disoccupati, selezionati a seguito di un bando pubblico da una apposita commissione composta anche da rappresentanti del Cern. Dal primo dicembre i borsisti sono a Ginevra dove per un anno ricopriranno il ruolo di ricercatori nelle tre diverse tipologie di borse previste dal progetto: due ricercatrici per Ingegneria, uno per Informatica e una per Fisica applicata.

L’importo destinato a ciascun giovane per l’esecuzione della borsa di ricerca è di 42.000 euro ed è finanziato dalla Regione Marche con risorse del Fondo sociale europeo (Fse).

Siamo molto orgogliosi – dice il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca – di questo rapporto di collaborazione con uno dei laboratori più avanzati al mondo sotto il profilo della conoscenza. Per conquistare il nostro futuro è indispensabile puntare su conoscenza e specializzazioni, come anche l’Europa ci chiede. Il progetto avviato con il Cern va in questa direzione. Le Marche ambiscono a divenire sempre di più una ‘smart community’, attraverso lo sviluppo di reti di conoscenze, ricerca e innovazione in linea con Europa e Horizon 2020. Diversi i progetti già avviati: l’Agenda Digitale Marche, Marche Cloud (MCLOUD), collaborazioni con Infn, Issnaf, Cern, progetti su bando cluster tecnologici e bando smart cities, bando regionale smart house longevità attiva e di ricerca e sviluppo di filiere tecnologiche-produttive. Coinvolgere i giovani in questo percorso, sostenendo la loro formazione post laurea in centri così prestigiosi come il Cern, rientra in pieno in questa strategia”.

In considerazione dell’investimento che la Regione Marche effettua sui soggetti vincitori della borsa, al fine di massimizzare la ricaduta sul territorio marchigiano, al termine dei dodici mesi di ricerca al Cern i borsisti effettueranno uno o più periodi (per complessivi sei mesi) di inserimento gratuito in enti/società marchigiane, sotto forma di stage, al fine di trasferire su imprese che trattano tematiche attinenti, il percorso di alta formazione effettuato. Le imprese marchigiane ospitanti saranno selezionate attraverso una manifestazione d’interesse pubblico. “In questo modo – prosegue Spacca – vogliamo mettere a frutto sul nostro territorio le conoscenze acquisite dai giovani laureati. Un valore aggiunto per le imprese marchigiane e per gli stessi borsisti”.

 

 


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