Il sinistro dottor Mengele e la sua fuga in sud America

Il sinistro dottor Mengele e la sua fuga in sud America

Una organizzazione di ex nazisti fece fuggire i dignitari del Reich

Il dr Mengele è nella storia del terzo Reich , insieme al suo amico Bormann,segretario del Furher, il fuggitivo nazista più quotato. Sulla sua testa vennero messi ben 100 mila marchi di taglia ma riuscì sempre a fuggire in tempo  grazie ad una organizzazione di ex nazisti.

Furono le esperienze inumane e sadiche realizzate nel campo di concentramento di Auschwitz a renderlo famoso. Josef Mengele era nato nel 1911 a Gunzburg.I suoi genitori erano industriali.

Fece studi brillanti e si laureò in medicina all’università di Francoforte ed in filosofia a Monaco.

Nel 1928 aderì al partito nazista e passò poi nelle SS.

All’inizio della seconda guerra mondiale divenne Hauptsturmfurher-SS e dottore nel campo di concentramento di Auschwitz.

Secondo quanto riferisce Wiesenthal,un ebreo polacco che all’inizio del 1945 divenne “cacciatore di nazisti”, in questo campo i prigionieri venivano sottoposti ad esperimenti generalmente riservati agli animali. Mengele si era specializzato nella scienza dei gemelli, e tentò di produrre artificialmente bambini dagli occhi azzurri e di tipo ariano. Morirono così migliaia di piccole creature,sfinite a furia di punture lombari e di trasfusioni di sangue.

Miklos Nyiszli, medico ebreo ungherese che fu costretto da Mengele ad eseguire dissezioni nel campo di Auschwitz in qualità di medico legale,fu uno dei testimoni, a guerra finita, delle atrocità commesse da questo individuo. Così il dr.Nyiszli assistette un giorno alla cremazione di dodicimila Cecoslovacchi,uccisi con un proiettile sparato alla nuca, i quali vivevano da due anni all’interno del campo. Mengele firmò l’atto del decesso collettivo “a causa del verificarsi di un gran numero di casi di tifo esantematico”.
Quando a fine  gennaio del 1945 il campo di Auschwitz fu liberato dalle truppe sovietiche,il dott.Mengele era già fuggito da qualche settimana. Fu una fuga fantastica e per quanto possa sembrare incredibile passarono anni prima che si iniziasse a cercare il dottor “morte”. Mentre tutti i grandi gerarchi del regime hitleriano erano già stati arrestati o si erano dati alla fuga l’ex dottore capo viveva tranquillamente in Germania.

Ma in qual modo Mengele riuscì a sfuggire a tutte le epurazioni.?

La sua fuga avvenne in circostanze del tutto particolari. Benchè sposato e padre di un bambino –Rolf,nato il 16 marzo 1944 –Josef Mengele viveva ad Auschwitz in  concubinaggio con una giovane ebrea di diciotto anni conosciuta dai detenuti sotto il nome di Wilma. I suoi genitori erano morti ed era stata arrestata senza permesso nella parte non ebraica di Varsavia ed inviata ad Auschwitz nel 1943 .Un suo cugino certo Hil Tauber era un personaggio intoccabile,era infatti il re del mercato nero polacco. Mengele l’aveva conosciuta e ne aveva fatto la sua amante sistemandola presso di sé.

Wilma si spostava liberamente nel campo. Vivace ed intelligente aveva capito subito da che parte le conveniva stare ma capì presto quale sarebbe stato l’esito della guerra. Aiutò quindi Mengele a porsi in salvo prima dell’arrivo dei Russi  ottenendo il silenzio di altri ebrei in quanto aveva rubato al cugino Tauber la lista segreta di tutti i membri del servizio d’ordine del ghetto di Varsavia,vale a dire l’elenco di tutti i collaborazionisti ebrei. Molti di essi erano nel frattempo passati nelle file della Resistenza polacca e speravano di fare strada nel movimento sionista.

Zakopane fu la loro prima tappa,poi arrivarono a Praga nell’agosto del 1945 e qui un certo Gunther,

dell’organizzazione Internazionale dei rifugiati, procurò loro dei documenti. In ottobre erano in Austria,in novembre in Svizzera. Nel 1946 Mengele si trasferisce a Zurigo poi rientra tranquillamente in Germania a Monaco,nel 1950 fa un viaggio in Italia,Bergamo,Firenze, la Sicilia con un regolare passaporto a suo nome. Nel 1951 si imbarca per l’Argentina ed a Buenos Aires assume la direzione di una officina di macchine agricole fondata da suo padre la Karl Mengele e Sohne AG.  Quì diventa medico di un certo numero di personalità  della colonia tedesca.

E’ a partire dal 1957 che Mengele figura finalmente nella lista delle persone ricercate per crimini di guerra, da questo momento Mengele si mise sotto la protezione dell’S.D.I. -Sichehereitsdienst internazionale - una organizzazione fondata da ex nazisti con il compito di assicurare protezione ad ex SS e Gestapo.
Mengele cambiò nome,si fece chiamare ora Helmut Gregor-Gregory,ora Heinz Stobert,Lars Balmstrom o ancora Fausto Rindon. Si stabilì nella stazione balneare di San Carlos di Bariloche sulla frontiera tra Argentina e Cile,da qui passò in Paraguay,rifugio ideale per vecchi nazisti. Il presidente di questo Paese era all’epoca il generale Alfredo Stroessner,i suoi nonni paterni erano tedeschi e volle circondarsi di consiglieri ed istruttori provenienti dal Reich.
Così ex membri della Gestapo entrarono nella polizia locale mentre ex SS furono impiegati nell’amministrazione. Nella primavera del 1964 un commando di tredici israeliani, su indicazione di Wiesenthal, tentò di rapirlo ma  Mengele si appellò all’S.D.I. che si attivò.
Gli uomini lanciati al suo inseguimento ne persero le tracce ed uno di loro fu ucciso,la stessa sorte toccò ad una certa Nora Eldoc giovane israelita deportata ad Auschwitz, che essendosi recata in Paraguay per ritrovare sua madre aveva incontrato per puro caso Mengele e lo aveva riconosciuto.
Alcuni giorni più tardi Nora fu trovata assassinata. Qui si perdono le tracce del dottor “morte”che forse trovò rifugio presso il suo amico Bormann, nella regione dell’Alto Paranà, ma di questo e della sua rocambolesca fuga da Berlino ne parleremo un’altra volta.