'Altro di me...' Katia Ricciarelli allo specchio della vita

'Altro di me...' Katia Ricciarelli allo specchio della vita

A Palazzo dei Capitani l'artista si è raccontata alla stampa in occasione di "Altro di me", lo spettacolo che andrà in scena sabato 8 novembre

Ascoli - Uno spettacolo di teatro musicale, una commedia frizzante e divertente, in cui attraverso il canto e la recitazione l’attrice italiana racconta la sua vera storia; emozioni e sentimenti ancora tutti da scoprire. Così, nella splendida cornice del Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno e promosso dal Comune di Ascoli Piceno, il prossimo 8 novembre alle ore 21 andrà in scena “Altro di me”.

Soprano e attrice molto amata, Katia Ricciarelli nel corso della sua carriera ha portato il bel canto e il suo talento nei migliori teatri del mondo, spaziando tra le opere di Puccini e Verdi.
Oggi si racconta in una veste del tutto moderna, forse insolita, ma accattivante.
Scritto a quattro mani da Maurizio Costanzo e Enrico Vaime, con Francesco Zingariello, per la regia di Marco Mattolini, lo spettacolo, attraverso dialoghi tra Katia e il giovane tenore Francesco, supererà barriere e timori per raccontare sempre di più dell’arte, degli amori perduti e della vita della protagonista con ironia e distacco.

Una commedia nella quale autobiografia e canto si fondono con coreografie e musiche con grande versatilità.
Emozioni e suggestioni scaturiscono dalle proiezioni di foto e immagini inedite tratte direttamente dagli album dei ricordi: sveleranno attimi e frammenti di memoria passata della cantante con i personaggi che più hanno segnato la sua vita.

Una Katia più umana. Situazioni, atmosfere ed echi tanto diversi eppure così vicini a ciò che il grande pubblico quotidianamente prova. Scene e storie nelle quali immedesimarsi: un viaggio nel tempo che permette di rievocare toni ed esperienze vissute, istanti che hanno segnato la vita di ciascuno, lasciando un’impronta indelebile.
Impronta scoperta nella scelta delle canzoni che hanno l’arduo compito di esaltare l’affetto e i momenti trascorsi con persone care alla protagonista. Impronta che ricorre nelle parole scelte per riportare alla mente “l’angelo custode”. E' così cke Katia Ricciarelli definisce l'uomo, un funzionario di banca, che abitava nel condominio dove lei viveva con sua madre. E' lui "l'angelo custode" che le ha permesso di studiare per inseguire il suo sogno di cantante.
Impronta che prende vita, come testimonianza e inno alla forza di tutte le donne, quando la stessa artista celebra la madre che, sola e con grandi sacrifici economici, è riuscita a crescere tre figlie. Infine l'impronta rilevata nei dialoghi con il tenore, che celebrano il vero amore della sua vita: José Carreras.

Perché d’altronde, s'interroga Katia Ricciarelli, “cosa sarebbe il soprano senza un tenore o il cielo senza stelle?”. Un riflesso di nostalgia negli occhi, nel cuore il ricordo di felicità e tranquillità, uno sguardo intenso ai mesi della conoscenza, a quegli attimi di intimità per sempre impressi nel cuore che mai più torneranno: è l'omaggio di Katia Ricciarelli per chi ha condiviso con lei tredici anni di vita e carriera, che è stato parte fondamentale della sua esistenza e che l’ha resa la donna che è.

Insomma una vita che vale la pena di essere vissuta a tutte le età, una realtà basata sull’osare senza timori: questo e tante altre cose non dette vuole esprimere tale avventura sul palcoscenico, un’avventura che durerà per tutta la vita.

Immagini Agenzia Fotospot