Ascoli- Nelle ricette culinarie ci sono numeri da rispettare perché riescano al meglio e ricevano il plauso dei buongustai in tavola. Bene, 84 (i ragazzi iscritti), 27 (le idee presentate complessivamente), 10 (quelle selezionate dai potenziali startuppers), 54 (le ore nelle quali ogni team ha elaborato il progetto), 3 (le potenziali startup premiate dalla giuria).
Sono i numeri che decretano il successo della prima tappa ascolana di “Startup Weekend”. Franco Bucciarelli, presidente dei giovani industriali piceni, e il suo staff organizzatore dell'evento (Hub 21, Istao con Giuliano Calza, Acmelab, Webeing, l'imprescindibile Emil Abirascid, collega che si nutre di innovazione e startup, padre tra le altre cose di “Startupbusiness”, la squadra di coaches e altri che magari senza volere dimentichiamo) frantumano la stanchezza e, a ragione, si librano nei “cieli” dei social per la soddisfazione di aver potuto realizzare questo fermento di cervelli in competizione costruttiva.
E dopo 54 ore, cioè soltanto 3.240
minuti, appena 2 giorni e un quarto, in quattro, in cinque, magari in
sei, magari senza conoscersi prima di entrare nella Cartiera Papale,
ti scodellano sullo schermo un sito pronto all'uso per imparare a
suonare la chitarra o qualsiasi strumento musicale allo stesso modo
nel quale cerchi di apprendere online i primi rudimenti d'inglese.
Solo che su “Cleffy” puoi far vibrare un mi
sulle corde della chitarra che hai in mano per la prima volta e una
voce amica dal monitor del tuo notebook esclamerà, se ci azzecchi,
“oh questa sì che è buona musica”.
E Cleffy, realizzata in
54 ore da Simone Lucidi (ideatore, Ascoli Piceno), Davide Filiaggi (Ascoli Piceno), Michele Falconi (AP -San Benedetto del Tronto), Marco Marini (AP- San Benedetto del Tronto) Matteo Annibali (FM -Porto San Giorgio), da quel che pare non ha eguali nel web come strumento di
apprendimento musicale. La giuria l'ha giudicata come miglior
idea-progetto di Startup Weekend Ascoli Piceno.
Al secondo posto
qualcosa che affonda le sua radici nel sociale, nella voglia di dare
risposte a chi non possiede le fortune di molti di noi: Talking
Hands con il team Francesco Pezzuoli (ideatore, Ascoli Piceno),
Fabio Rella (TE - Martinsicuro), Giancarlo Ciotti (Ascoli Piceno),
Daniele Fanì (TE- Villa Rosa), Fabrizio Gianni (Ascoli
Piceno), fa parlare con le mani i sordomuti. Il brevetto nasce
dalla “testa” di un ventiduenne. E' tecnologia legata
all'informatica. Prevediamo un giusto successo di questa idea. Terza
posizione per Design Around che ha inventato “una sfida”
chiavi in mano tra più soggetti (mobilieri, architetti, designer) in
rete per arredare la propria casa, o una sola stanza.
Nel team Francesco Santini (Ascoli Piceno), Luca Croci (Ascoli Piceno), Claudia De Bois (Ascoli Piceno), Davide Angelici (AP-Cupra Marittima), Massimo Capozucca (Macerata).
Menzione turismo Magna Asculum formata da Andrea Lattanzi (ideatore- Ascoli Piceno), Francesca Romana Sabbatini (Ascoli Piceno), Lucia Brandimarti (AP -Offida), Jacopo Cinelli (Ascoli Piceno), Carla Ciaffoni (Pesaro) eFrancesco Palma (Ascoli Piceno).
Bene, sulle ali di questa spumeggiante
iniezione di fiducia per il futuro del Paese, dovuta alle nuove
generazioni, anche il nostro cervello si riscopre “ragazzino”. E'
vero, nel corso di quelle giornate la voglia di entrare in un team è
stata frenata a più riprese dal pudore anagrafico.
Che cosa abbiamo visto? La presenza costante del presidente della Provincia di Ascoli Piero Celani che ha fatto un bagno di gioventù da quando ha in tutti i modi, insieme alla Regione Marche, ha puntato sulla realizzazione dell'embrione di Polo scientifico, tecnologico e culturale a Villa Tofani. “Con il vice presidente della Regione Antonio Canzian – dice Piero Celani – siamo stati subito in sintonia quando abbiamo deciso di affidare a Confindustria, quindi ad Hub 21 e all'Istato la gestione dell'incubatore”.
Il sindaco Guido Castelli che ha evidenziato come “eventi di questo genere, che devono sempre più far parte della vita di Ascoli, possono ridurre una classifica negativa che ci viene attribuita quanto a propensione al rischio”.
C'erano anche i sindacati.
Cosa non abbiamo visto? Una maggiore presenza delle rappresentanze politiche, un maggior numero di imprenditori, pochi studenti.
A nostro avviso questo tipo di
manifestazioni dovrebbero avere una platea più ampia fatta di
giovani e adulti.
Per alcuni genitori potrebbe trattarsi di un
nuovo orientamento da consigliare ai propri figli. Per i ragazzi
delle superiori un modo di scavalcare lo skyline delle colline
ascolane e proiettarsi nel mondo.
Siamo già in astinenza. Ci piaceva
veder realizzare un progetto d'impresa in 54 ore. A quando la
prossima Startup Weekend?
E per fare chiarezza venerdì alla Cartiera Papale sono state organizzate due iniziative: