Ascoli - La musica di Antonin Leopold Dvorak,
geniale musicista cecoslovacco che visse a New York e che utilizzò
anche elementi della musica americana come gli spirituals neri, e la
cucina creola di New Orleans.
E’ il suggestivo abbinamento che
propone oggi “Settembre
in musica”, il Festival
internazionale di musica da camera che, dopo un successo di pubblico
e di qualità entusiasmante, inizia la parte finale del cartellone
che si chiude il 30 prossimo. Domani sera, mercoledì, inizio alle
20,30, presso l’Agriturismo Villa Cicchi di Rosara, è in programma
una imperdibile cena concerto (ultimi posti a disposizione,
prenotazione obbligatoria, 0736/252272, 339/2171810, 30 euro).
La
parte musicale vede protagonisti un gruppo tra i migliori musicisti
del Festival come il violinista Catalin Desaga, applauditissimo nei
primi 3 concerti, l’altro violinista Marco Fiorentini,
naturalmente il violoncellista e direttore artistico del Festival
Michael Flaksman con i giovani e talentuosi figli Clara, Leonie e
Jonathan, e la new entry, altro pezzo forte del Festival, la
violista Alexia Eichhorm.
In programma: aperitivo con Sonatina per
violino e pianoforte op 100, primo piatto con Terzetto op. 74,
secondo piatto con Quartetto op 96, terzo piatto con Il riposo del
bosco op. 68. Per l’occasione Villa Cicchi, sempre più luogo cult
della ristorazione ascolana, dove Elena Cicchi propone menù
particolarmente attenti a genuinità e benessere fisico, prevede
anche un viaggio sensoriale nella cucina creola della Louisiana mix
di cultura spagnola-europea e americana: piatti intriganti come Gumbo
(zuppa), Jambalaya (carne e verdura), gamberi al cocco, riso
“sporco”, tutto molto speziato, eccetera. Insomma “Visioni
americane” non solo per le per orecchie ma anche per il palato.
“Settembre in musica” ha fin qui fatto registrare un successo di
pubblico e di contenuto travolgente: auditorium della Fondazione
Carisap sempre pieno, persone anche in piedi, fino a 300 spettatori.
Sul piano artistico la bellissima sorpresa di questo Festival è
stata sicuramente la “Desaga Solisten Chamber Orchestra”, 25
componenti, nata per merito di Catalin Desaga e Cristina Stefan
(flautista).
Ha subito conquistato il pubblico con esecuzioni
tecnicamente perfette, appassionate, commoventi.
Una grande orchestra
da camera. Meravigliosa, intensa, la sinfonia Wurth di Glass. La
formazione, diretta da Dieter Holzapfel prima e da Facundo Agudin
poi, ha scelto Ascoli per il suo debutto ufficiale. Ora inizia a
girare tutta Europa.
Una fortuna averla avuta una settimana in città.
Tutti i suoi componenti sono rimasti ammaliati dalle bellezze della
città e si sono ripromessi di tornare anche come semplici turisti.
Hanno portato non solo arte ma anche lavoro per alberghi, ristoranti
e negozi locali.
Di questo debutto ascolano è stato realizzato un
filmato, con riprese dei concerti, dei monumenti, delle location dei
concerti ed interviste, che verrà sottoposto ad alcuni grandi brand
multinazionali che, secondo i promotori dell’orchestra, sono molto
interessati ad investire nel capoluogo piceno per creare un Festival
musicale con grandi esecutori e direttori d’orchestra. Entro l’anno
ci sarà la risposta. Il sindaco Guido Castelli e il vice Donatella
Ferretti hanno subito incoraggiato l’iniziativa.
Incrociamo le
dita: se dalla Germania arrivassero davvero le risorse per una grande
manifestazione internazionale di musica? Una volta, col Festival dei
due mondi, l’occasione sfuggì. Basta non ripetere l’errore.