Macerata - La Romcaffè
alla soglia dei suoi 90 anni da quando il fondatore Elio Romagnoli
ebbe l’intuizione di creare una torrefazione di caffè nel
retrobottega di quella che oggi è “La Concorrente” nella
centralissima piazza Cesare Battisti a Macerata, è onorata di poter
attivamente partecipare ai festeggiamenti del 50° anniversario dalla
prima stagione lirica del nostro Sferisterio.
Avere la
percezione del valore del connubio tra tessuto imprenditoriale e
culturale del territorio da cui si proviene, è qualcosa che oggi a
qualcuno sembra scontato, ma 30 anni fa non lo era.
Quando nel
1984 l’allora Sindaco Cingolani chiese un aiuto per poter togliere
i banconi in legno truciolare adibiti alla vendita di bibite
all’interno dell’Arena e sostituirli con un servizio di
ristorazione degno del luogo e della manifestazione lirica, la
Romcaffé in 1 solo mese e senza chiedere una lira di contributo a
nessuno, trasformò due impolverati magazzini in eleganti bar per il
foyer del teatro. L’Azienda, con le stesse modalità, completò
vent’anni dopo l’opera nella sala adiacente all’ex cinema, così
come la si ammira oggi.
L’appartenenza
ad un momento sociale così importante per la nostra comunità,
contribuendo ad offrire un’immagine d’eccellenza del nostro
territorio, è qualcosa che la storica torrefazione maceratese fa da
30 anni con immenso orgoglio.
La
Romcaffè durante tutto questo lunghissimo periodo di tempo con
estrema umiltà e senza grossi rumori, non ha mai fatto mancare il
proprio apporto alla manifestazione della stagione lirica. La
metafora che si potrebbe usare a questo riguardo è quella della
fidanzatina innamorata che rimane fedele al suo primo amore per tutta
la vita. Così la Romcaffè è stata costantemente ed incessantemente
al fianco di questo gioiello della nostra città per 30 anni.
Dietro a
tutto ciò, tuttavia, non c’è solo passione e tradizione. Bisogna
anche saper guardare al futuro. L’Italia e le sue singole realtà,
hanno necessità di un grande progetto di rilancio del turismo,
soprattutto culturale. Le partnership tra pubblico e privato sono
ovviamente a questo scopo benvenute, ma servono spirito innovativo,
investimenti in infrastrutture ed anche in formazione. Occorre capire
che il turismo culturale può essere un’attività su cui puntare,
può essere uno sbocco per i giovani.
Perché non dare per esempio al
personale delle strutture ricettive ed alberghiere la dignità di un
corso di laurea breve? Il patrimonio turistico-culturale ed il “made
in Italy”, soprattutto nel settore alimentare, sono un patrimonio
ed un possibile fattore di successo formidabili, ma spesso
inspiegabilmente sottovalutati.
Il piccolo
progetto della confezione di una nostra particolare miscela di caffè,
sviluppato appositamente per l’anniversario della 50esima edizione
della stagione lirica dello Sferisterio di Macerata vuol essere
certamente una “chicca” per gli amanti dell’espresso, ma vuole
essere soprattutto un segnale, che può rappresentare uno spunto per
una imperdibile occasione di sviluppo per il nostro territorio.