Ascoli - "Arte in centro" è un percorso nell'arte contemporanea che che conta oggi 7 realtà: Atri, Castelbasso, Civitella del Tronto, Loreto Aprutino, Pescara, Teramo e Ascoli Piceno. E' grazie all'Asscociazione ArteContemporanea Picena che la città di Ascoli entra in un progetto consolidato che pwer questa edizione conta 9 mostre, 20 eventi colaterali, 10 artisti internazionali, più di 10 sedi espositive, 2 regioni e 3 province. Ad Ascoli Piceno apre nel pomeriggio alle 18,30 "Amalassunta Collaudi" presso la "Galleria di Arte Contemporanea Osvaldo Licini". Tra gli eventi collaterali ad Ascoli si intreccia ua delle serate dell'edizione 2014 de "L'altra Italia" (21-27 luglio).
Il progetto espositivo
Amalassunta Collaudi. Dieci artisti e Licini, che conta 51 opere (circa 20 di Licini), è concepito e
curato da Christian Caliandro appositamente per la
Galleria d’Arte Contemporanea Osvaldo Licini di Ascoli Piceno e organizzato dall’associazione
ArteContemporaneaPicena è orientato a mettere in
dialogo artisti nazionali e internazionali
– tre statunitensi, un austriaco e sei italiani - con la figura originale del
pittore marchigiano.
Questo dialogo si svilupperà attraverso un percorso espositivo che,
riconfigurando la disposizione e l’allestimento dei dipinti di Licini
all’interno della Galleria, costruirà un racconto visivo, una narrazione
per immagini fatta di richiami, di rimandi, di suggestioni e di
intrecci. Le produzioni artistiche contemporanee stabiliranno dunque una
relazione intima, profonda con le
fasi della ricerca liciniana, alimentando nuove
prospettive attraverso cui guardare a essa e a un modo di dipingere che
somiglia all’antica arte di tessere, di “
mettere un filo dopo l’altro, un colore dopo l’altro, pulitamente, ordinatamente, insistentemente, chiaramente…”
(Ignazio Silone).
Il progetto espositivo dedicherà attenzione non solo
all’astrazione liciniana, ma anche alla sua generazione e gestazione
attraverso l’iniziale fase figurativa e paesaggistica.
Amalassunta Collaudi si configura dunque come una sorta di
officina creativa.
Il progetto si fonda infatti sull’idea che i
“collaudi” del titolo siano di carattere biunivoco: se da una parte
autori giovani e mid-career – appartenenti dunque a diverse generazioni,
ambiti di formazione, scuole e filologie artistiche, declinazioni
stilistiche: ma accomunati da una sensibilità pronunciata per il segno e
le sue possibilità espressive - si mettono alla prova con questa figura
pioneristica, dall’altra l’opera di Licini viene testata e collaudata
creativamente in questo presente e riproposta in tutta la sua acuta,
lucida attualità contemporanea.
Con essa dialogheranno le delicate e inquietanti texture pittoriche di
Michael Bevilacqua; le sculture di
Carl D’Alvia
che si attestano da anni sul confine sottile e sfumato tra realtà e
rappresentazione, tra oggetto e simulazione, tra permanenza ed effimero.
I polittici di
Marco Strappato, che compone e monta
immagini semiastratte, superfici e angoli ostili in sistemi articolati,
in equilibri fragili; i dipinti di Paola Angelini
, artista picena, che stratifica e sovrappone livelli, dimensioni non solo di pittura, ma di idee come figure; i quadri e le sculture di
Cristiano Tassinari,
che assemblano figurazione e astrazione in una dimensione ironica e
rigorosa molto europea. Le due lastre d’onice, inedite, di
Eugenio Tibaldi,
che riescono a declinare luminosamente il realismo con un’eleganza
estrema, incarnando una qualità “italiana” nuova e insieme antica.
I
disegni fantascientifici e naturalistici insieme di
Patte Loper, quelli monumentali e illusionistici di
Christian Schwarzwald, le opere enigmatiche e al tempo stesso fortemente ancorate al contesto di riferimento di
Gian Maria Tosatti, infine i lavori di
Giuseppe Teofilo,
in grado di declinare i temi del mare e della barca – e il macro-tema
della tradizione artistica come identità culturale - in nuove versioni
altamente innovative.
Artisti: Paola Angelini, Michael Bevilacqua, Carl D’Alvia,
Osvaldo Licini, Patte Loper, Christian Schwarzwald, Marco Strappato,
Cristiano Tassinari, Giuseppe Teofilo, Eugenio Tibaldi, Gian Maria
Tosatti.