Il Mise sceglie Urbino e Siracusa per la sperimentazione di idee e progetti

Il Mise sceglie Urbino e Siracusa per la sperimentazione di idee e progetti

Quanto è stato elaborato costituisce, come dimostra questa scelta, un serbatoio di conoscenze, di programmazione e anche di azioni da poter porre a patrimonio comune a livello nazionale

Urbino, già candidata al Programma Europeo “Capitale della Cultura 2019”, è stata scelta a livello nazionale, insieme alla sola Siracusa, per la sperimentazione delle idee e dei progetti elaborati in vista della candidatura.
Lo ha deciso il Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione territoriale del Ministero dello Sviluppo economico che ha scelto, tra le 15 città escluse dalla corsa a Capitale della Cultura, due progetti di candidatura da poter realizzare attraverso proprie risorse.
La decisione del Dipartimento della Coesione territoriale – dice il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca – è la testimonianza del valore della progettazione messa in campo per la candidatura di Urbino Capitale Europea della Cultura 2019 e dell’elevato patrimonio umano e culturale che ha contribuito alla proposta, a partire dal presidente del Comitato promotore Jack Lang per arrivare a sostenitori del calibro del premio Nobel Luc Montagnier, il Maestro Ennio Morricone, la giornalista Helene Cooper, lo scrittore Umberto Eco. Quanto è stato elaborato costituisce, come dimostra questa scelta, un serbatoio di conoscenze, di programmazione e anche di azioni da poter porre a patrimonio comune a livello nazionale. L’esclusione di Urbino dalla corsa verso il 2019 è in parte ripagata da questo importante riconoscimento che consentirà di realizzare alcuni degli ambiziosi progetti elaborati nelle Marche”.
Il 15 novembre scorso le 21 città italiane candidate al Programma Europeo “Capitale della Cultura 2019” si sono date appuntamento a Roma per la definizione della short list delle città finaliste per l’aggiudicazione del titolo. La Commissione di valutazione ha individuato le sei finaliste che si contenderanno il titolo di Capitale Europea della Cultura per il 2019, escludendo tra queste Urbino, non senza sorpresa vista la solidità e la completezza del dossier elaborato, la proposta e il tema originale scelti per la presentazione della candidatura.
Ora a distanza di pochi mesi l’annuncio che Urbino e Siracusa, tra le 15 città escluse dalla selezione finale, sono state scelte dal Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica  del Ministero dello Sviluppo Economico  per un progetto di Co-design per lo sviluppo territoriale integrato nell’ambito dell’azione sperimentale diretta a valorizzare le idee e i progetti delle città italiane che si sono candidate al programma delle “Capitali europee della Cultura”.
La città, come riconosciuto dal Dipartimento della Coesione territoriale nella lettera inviata a Regione e Comune di Urbino, ha sostenuto la candidatura con processi partecipativi; il clima di mobilitazione ha creato attenzione e sollecitato proposte dal basso; la discussione sull’investimento culturale da proporre si è innestata in una più ampia riflessione strategica sul futuro della città. Per verificare come si possa cogliere questo potenziale e stabilire una saldatura efficace con la programmazione 2014-2020, il Dipartimento intende dunque aprire un “cantiere” di approfondimento alla scala urbana, in accordo con la Regione Marche. Il DPS opererà con proprie risorse (destinate ad iniziative di sviluppo territoriale con natura prototipale) e in stretta collaborazione con l’Associazione Città d’Arte e Cultura.
Grazie al cantiere sperimentale saranno individuati quegli interventi che potranno essere inseriti entro un piano finanziabile anche grazie all’utilizzo dei Fondi Strutturali Europei del prossimo periodo di programmazione 2014-2020, dei fondi di Destinazione Italia e del Fondo Sviluppo e Coesione.

 


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