Pesaro - Nonostante i notevoli progressi avvenuti
nell' ultimo decennio, la disuguaglianza di genere sul mercato del
lavoro nell'UE a 27 persiste ancora. In particolare, le donne sono
sotto-rappresentate in occupazioni manageriali comprese in quelle di
leadership politica e aziendale.
Secondo l’ultimo rapporto della
Commissione Europea, le donne rappresentano uno su quattro membri dei
parlamenti nazionali e il 27% dei membri dei governi nazionali. Le
donne sono scarsamente rappresentate anche nei consigli di
amministrazione delle più grandi aziende quotate europee,
dove ricoprono una posizione manageriale su sei e solo il 4% di queste
ultime assume il ruolo di presidente. Inoltre, le disuguaglianze di
genere esistono anche nel campo della ricerca scientifica.
Anche se il
numero di dottoresse di ricerca supera quello dei dottori di
ricerca, le ricercatrici universitarie sono appena il 33% e
addirittura solo il 20% di loro sono impiegate ai gradi più
alti del personale accademico.
Alla luce di questi dati, diventa
interessante analizzare come il nostro Paese si colloca rispetto agli
altri stati membri dell'UE. Sebbene le donne in Italia abbiano
conquistato numerosi diritti in tema di pari opportunità negli
ultimi decenni, resta ancora molto da fare per garantire la loro piena
e indiscriminata partecipazione al mercato del lavoro. Data la
rilevanza economica di questo tema, il 24 Aprile p.v. alle ore
18 a Pesaro si terrà, presso l’aula
Magna del Job – Centro per l’impiego via Luca della Robbia
4, un incontro - dibattito per individuare le possibile cause
e conseguenze economiche della sotto-rappresentazione delle donne sul
mercato del lavoro italiano. La discussione rifletterà anche su
quali sono le politiche e gli strumenti sociali che possono promuovere
la partecipazione delle donne alle attività produttive
nonché all'economia del nostro Paese.
Questo è
un tema di grande attualità soprattutto alla luce della
presente crisi economica che sta affliggendo maggior parte del mondo
occidentale. Recenti studi mostrano infatti che il raggiungimento di
una maggiore uguaglianza di genere nel tasso di partecipazione
lavorativa può contribuire ad un aumento del 12.4% del PIL
entro il 2030.
L’incontro è organizzato
dall’Associazione “Le Rondini di
Pesaro” nell’ambito delle sue attività di
promozione culturale e prevede la partecipazione di Elizabeth
Jane Casabianca, dottore di ricerca in Economia Politica, la
quale ha approfondito i suoi studi individuali relativi
all’economia di genere lavorando presso l’ONU di
Ginevra.