Giovedì 6 febbraio p.v., in collaborazione con l’Associazione Italiana “Donne Medico”, verrà proiettato presso la Sala della Comunità della Parrocchia dei Ss. Simone e Giuda di Monticelli (Via dei Frassini), alle ore 21,00, un film di grande interesse e pluripremiato: “Amour (120’, 2012) di Michael Haneke con Jean-Louis Trintignant, Emmanuelle Riva e Isabelle Huppert.
Tra i tantissimi riconoscimenti che la pellicola di Haneke ha avuto in ogni parte del mondo, spiccano la Palma d’oro al Festival di Cannes del 2012 e l’Oscar come miglior film straniero agli Oscar del 2013.
Ottantenni insegnanti di musica in pensione, Georges e Anne conducono una vita tranquilla, fino a quando lei non comincia ad accusare improvvisi malori e perdite di coscienza. Sono i primi sintomi dell'ictus che in breve tempo porta Anne prima sulla sedia a rotelle e poi a restare immobilizzata a letto.
Quando ancora tiene sotto controllo il dolore, Anne fa promettere al marito di non portarla mai in ospedale. Così Georges si dedica totalmente a lei, talvolta con l'aiuto della figlia Eva, quasi sempre in giro per il mondo per concerti, talaltra con alcune badanti, che però vengono liquidate con rudezza. Lui infatti vuole restare solo a sostenere il triste scorrere delle giornate. Ma quando il peso del dolore e della fatica rendono la situazione insostenibile... In realtà il racconto prende le mosse dalla fine, con la polizia che entra nell'appartamento dei due coniugi.
E in un sottofinale, la figlia Eva si aggira all'interno del bell'appartamento ormai vuoto. In quegli spazi comincia, si sviluppa e si consuma la cronaca degli ultimi giorni di una coppia troppo equilibrata, misurata, gentile per sopportare le conseguenze del male incombente. La solennità della musica classica fa da stridente contrasto con quella frattura del vivere piacevole che è la malattia.
Prepararsi ad un'altra vita, richiede la costruzione di un atteggiamento mentale ed etico fatto soprattutto di generosità, sacrificio, amore. Nell'amore è raccolto il tesoro che una persona deve mettere in campo per pensare a chi sta vicino. Senza rifiutare, se occorre, l'aiuto di chi vuole accompagnare l'azione di solidarietà. George invece rinuncia, resta solo e la paura lo induce ad un gesto estremo: mai condivisibile e da prendere solo come spunto per riflettere su analoghe situazioni, di fronte alle quali resta prioritario il rispetto per la vita.
Il film è duro, rigoroso, implacabile, adatto per dibattiti. Infatti sarà preceduto dalla presentazione della dott.ssa Donatella Petritola e dell’esperto in filmica, prof. Marcello Lucadei. Seguirà un dibattito con le tante problematiche sollevate dal film. Per accedere alla proiezione occorrerà essere soci di una delle due associazioni oppure associarsi la sera stessa.