'L’inganno del Gran rifiuto', la nuova opera di Barbara Frale

'L’inganno del Gran rifiuto', la nuova opera di Barbara Frale

l’esperta di documenti antichi ricostruisce la storia di Celestino V e il rapporto con Bonifacio VIII

In questo libro, l’esperta di documenti antichi ricostruisce la storia di Celestino V, del suo rapporto con Bonifacio, raccontando eventi poco noti,non di rado delittuosi,risvolti,retroscena,infamie ed amare realtà che danno a questa biografia le sfumature del romanzo gotico.
Protagonisti insieme a Celestino V e Bonifacio VIII, compaiono sulla scena anche il re di Francia Filippo il Bello,il re di Napoli Carlo II d’Angiò,i teologi della Sorbona,le famiglie patrizie romane in un secolo, quello del Trecento, particolarmente gravato di scandali,processi, dispute dottrinali nonché lotte di potere.
Nell’intervista concessa a PICUSONLINE abbiamo chiesto alla Frale “come è nata l’idea di questo libro su Celestino V ?”.
“Dopo le dimissioni di Papa Ratzinger – ci dice la storica del medioevo - la UTET mi chiese di fare un libro con la ricerca di notizie originali su Celestino V e Bonifacio VIII ed ho quindi ripercorso la storia del processo contro Bonifacio con tutte le leggende e le calunnie su questo papa per giungere alla conclusione che questo processo, nel quale si dice che Bonifacio VIII costrinse Celestino V alle dimissioni, sono solamente calunnie servite ad imbastire un procedimento per scopi politici che nulla hanno a che vedere con la teologia della chiesa.
Celestino V rassegnò le dimissioni dopo aver chiesto il permesso a tutti anche ai grandi maestri di teologia. Si dimise perché tutti volevano Bonifacio VIII che aveva grande esperienza diplomatica. Anni dopo, un conflitto tra la chiesa e la corona di Francia, scatenò il processo a Bonifacio VIII e quindi si andò a scavare per infangare questo papa.
Uscirono voci allarmanti su come avesse fatto morire Celestino V,come lo avesse raggirato trattandolo da incapace,cercando di imbrogliare questo povero vecchio per costringerlo a rinunciare al papato mentre risulta chiaro che Celestino V non era affatto un incapace e che anzi rassegnò le dimissioni in pienezza di coscienza .
Il mio compito per conto della UTET è stato quindi voler ristabilire la verità ed in questo libro riabilito la figura di Bonifacio VIII per confutare quelle leggende che spesso attraverso i secoli si addensano sulle figure di personaggi famosi”.
Un libro che ancora una volta farà discutere gli storici della chiesa.
 

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