«Giù le mani dall'Ipsia Sacconi-Ceci»

«Giù le mani dall'Ipsia Sacconi-Ceci»

La Cna lancia l'allarme per gli istituti professionali ad Ascoli

“La giornata cruciale – fanno sapere dal Collegio dei docenti - sarà quella di lunedì prossimo, quando si riunirà la Conferenza provinciale delle autonomie con all’ordine del giorno anche la Programmazione della rete e del sistema scolastico”.

Negli ambienti scolastici c’è il fondato timore che dietro il termine burocratico “Programmazione delle rete scolastica” possano celarsi smembramenti e accorpamenti tutt’altro che positivi per l’offerta formativa del territorio. “Parliamo di scuole – commenta Gino Sabatini, presidente della Cna Picena – di fondamentale importanza per l’economia del Piceno in quanto direttamente legate alle filiere produttive. Abbiamo già dovuto ingaggiare una dura battaglia per l’annunciato declassamento della nostra sede Inail, ci auguriamo di non dover fare altrettanto per la formazione professionale pubblica”.

“Da una parte salute e sicurezza, dall’altra l’offerta scolastica – aggiunge Luigi Passaretti, vice presidente della Cna di Ascoli e responsabile per l’Associazione del settore formativo – ovvero settori strategici per il Piceno e per le sue speranze di rilancio. Settori che quindi noi come Cna, in sintonia con i tanti docenti con cui da anni collaboriamo, difenderemo con tutte le nostre forze. Su questo fronte, solo per fare un esempio, giova ricordare come grazie alle sinergie attivate centinaia di studenti di questi istituti ogni anno possono realizzare il fondamentale percorso di alternanza scuola-lavoro andando proprio nelle piccole e piccolissime imprese dei nostri artigiani”.

No, dunque, a qualsiasi ipotesi di smembramento e di improprio accorpamento fra istituti ma – al contrario – nuove e più forti sinergie. Così come suggerisce lo stesso Collegio Docenti che ha di recente approvato all’unanimità un documento con il quale propone la costituzione di un nuovo polo professionale per la città di Ascoli. Un “polo” formato dall’Ipsia “Sacconi”, dall’Ipscct “Ceci”, dalla sezione ascolana dell’Istituto alberghiero e dall’Agraria. Un polo che interesserebbe oltre mille studenti e che, come scrivono nel loro documento i docenti: “Salvaguarderebbe l’autonomia delle istituzioni scolastiche, garantirebbe gli organici attuali e consentirebbe di mettere in rete sia la progettualità che una vasta dotazione di strutture tecnologiche per i laboratori didattici”.