Raffaello Sanzio, da Urbino a Sofia

Raffaello Sanzio, da Urbino a Sofia

Marcolini: Insieme verso un grande progetto culturale



La città del Montefeltro è stata l’unica ad essere invitata a Sofia in occasione delle celebrazioni per la presentazione come candidata bulgara a capitale europea della cultura. “Un sigillo al legame di amicizia tra Urbino e Sofia - ha commentato l’assessore alla Cultura, Pietro Marcolini, presente all’inaugurazione della mostra insieme al sindaco di Sofia, Yordaka Fandakova, il Viceministro della Cultura, l’Ambasciatore d’Italia S.E. Marco Conticelli, Malina Edreva, assessore alla cultura di Sofia - Due città che camminano insieme verso un grande progetto culturale attraverso un ponte virtuale e reale allo stesso tempo”.

Dalle colline del Montefeltro, il Mare Adriatico e Monte Vitoša, le due città si sono avvicinate in un programma comune basato sulla sintonia d’intenti, con lo sguardo verso l’Europa, in un dialogo interculturale autentico. Elementi che hanno permesso di sottoscrive ufficialmente un accordo tra la città di Urbino e la Regione Marche e la città di Sofia e la Regione Sud Occidentale della Bulgaria, il 12 giugno scorso a Roma, durante la presentazione ufficiale della candidatura della città ducale a Capitale Europea della Cultura. “La mostra di Sofia – aggiunge Marcolini - rientra in quel percorso di conoscenza reciproca per promuovere con collaborazione e cooperazione cultura, arte, istruzione, educazione, turismo e innovazione scientifica”.

Il dipinto di Raffaello rappresenta l'espressione delle Marche, regione di cultura e terra natale di musicisti, artisti e creativi come Gioachino Rossini, Giovan Battista Pergolesi, Gaspare Spontini, Donato Bramante, Raffaello Sanzio e Giacomo Leopardi. E' la città che diede i natali a Raffaello nel 1483, la più nota tra i capoluoghi d'arte delle Marche, costruita intorno al grandioso Palazzo Ducale, la corte rinascimentale del duca Federico da Montefeltro che accolse artisti come Piero della Francesca, Luciano Laurana, Francesco di Giorgio Martini, Bramante e il giovane Raffaello. Il pittore, come nel Rinascimento, è il simbolo della cultura, dell'arte, della perfezione che Urbino, le Marche e l'Italia trasmettono al mondo intero. Ammirare da vicino una sua opera racconta il genio della sua pittura e la cultura millenaria della regione e della terra che gli ha dato i natali.

L’inaugurazione della mostra è stata preceduta dalla conferenza “Urbino-Sofia: dialoghi sulla cultura rinascimentale” a cura di Lorenza Mochi Onori, Direttore Regionale per beni culturali e paesaggistici delle Marche.  

 

In occasione della candidatura di Urbino, la Regione Marche sta mobilitando il suo sistema culturale per sostenere la città. A tal proposito è stato realizzato il nuovo portale Marche Beni Culturali www.beniculturali.marche.it grazie al quale è possibile conoscere non solo opere d'arte e reperti archeologici, documenti e oggetti della memoria ma anche attraverso percorsi tematici, tutte le risorse catalogate collegate al tema di Urbino 2019.

Argomenti