Circa 350 insegnanti delle scuole d’infanzia, primarie e secondarie del territorio provinciale si sono appassionati al teatro disegnato di Gek Tessaro, commossi per il “Sermone ai cuccioli della mia specie” della drammaturga Mariangela Gualtieri, immedesimati nella poetica di Umberto Piersanti intrisa delle Cesane di Urbino, divertiti con i versi e racconti del paesologo Franco Arminio, arricchendosi anche delle esperienze del poeta e scrittore Gian Mario Villalta (direttore del Festival “Pordenonelegge”) e dell’autore di saggi sulla musica Umberto Fiori (ex cantante degli “Stormy Six”). Una varietà di esperienze, sapientemente intrecciate dalla moderatrice Franca Mancinelli (poetessa e critica letteraria), che ha puntato l’accento sul paradosso che ogni insegnante si trova oggi ad affrontare: “da una parte la vita quotidiana, attraversata dalla musica e dal cinema, dall’altra questa forma di espressione avvertita dai ragazzi come appartenente ad un’epoca passata, all’Ottocento di Leopardi o al massimo al primo Novecento di Ungaretti. Sta all’insegnante – ha aggiunto - cercare di essere un ponte tra questi due continenti che si sono sempre più allontanati. Ogni tentativo di lavoro serio sulla poesia è un bene fatto a tutti noi: alla nostra lingua e dunque alla nostra possibilità di raggiungere l’altro, di immaginare il suo orizzonte”.
Svincolare la poesia dalla didattica, facendola conoscere e amare ai più giovani attraverso strumenti non convenzionali come musica, esperienza della voce, racconto disegnato, booktrailer: è questa la sfida dell’edizione 2013-2014 di “Adotta l’autore”.
In apertura del convegno, l’assessore alla Cultura del Comune di Urbino Lucia Pretelli, nel ricordare i 160 anni dall’apertura del Teatro Sanzio, si è soffermata sull’importanza della poesia e della lettura come patrimonio di tutti. L’impegno della Comunità Montana Alto e Medio Metauro sul versante culturale e didattico è stato ricordato dal presidente Alceo Serafini, che ha parlato anche del “Premio Letterario Metauro”, alla 20esima edizione, finanziato dalla Comunità Montana. L’assessore alla Cultura della Provincia Davide Rossi ha analizzato il rapporto scuola – poesia, “che è sempre stato difficile, ma che rimane un binomio inscindibile. Bisogna fare dei propri alunni – ha detto - dei fruitori di poesia, che produce emozioni se si è in grado di leggerla e comprenderla. Educare alla poesia significa educare alla sensibilità. A volte la scuola fornisce un bombardamento di informazioni ma tralascia l’educazione emotiva dei ragazzi, che consente di vivere il rapporto con gli altri in maniera non superficiale”.
Interessanti anche i 7 laboratori e workshop pomeridiani che hanno visto protagonisti, insieme ai relatori del mattino, anche Claudia Rondolini (consulente scientifica del progetto insieme a Franca Mancinelli), Sonia Basilico, Sara Spadoni, Monica Zanini, con l’obiettivo di offrire agli insegnanti strumenti concreti per costruire il percorso da svolgere nel corso dell’anno scolastico con le proprie classi.