Dopo essersi trasformato ‘nella forma ma non nei contenuti’ come specifica il direttore artistico, Marco Mencoboni, il progetto Cantar Lontano di questa edizione è tutto giocato sul tema del vento, cogliendo l'invito ad affiancarsi al Campionato Mondiale di Vela d'Altura che avrà inizio ad Ancona in contemporanea con l'inaugurazione del festival.
“A distinguere le Marche come regione musicale – dichiara l’assessore Pietro Marcolini – anche quest’anno contribuisce il Cantar Lontano Festival, che ripropone il connubio tra l’antica tecnica del cantar lontano e le scenografie più suggestive del territorio regionale, nell’arco temporale -tra l’altro- che vede la nostra regione e il capoluogo accogliere una manifestazione sportiva internazionale. Gli accostamenti arditi, ma sicuramente originali ed innovativi, con cui questo festival ogni anno ci sorprende vanno, in questa edizione, di pari passo alla sua crescente proiezione europea e regionale, attraverso le capitali europee e le province marchigiane. Una rassegna di qualità, all’insegna della sobrietà e di nuove collaborazioni, che contribuisce ad arricchire l’offerta culturale della regione e ne incentiva l’attrattività turistica”.
Il prologo della rassegna musicale si è svolto in due importanti città europee, Parigi e Stoccolma: qui, il Cantar Lontano, la tecnica marchigiana seicentesca, ha affascinato gli amanti della musica trasformando virtualmente le sale, come la Citè de la Musique di Parigi, in chiese barocche marchigiane, riempendo di orgoglio quanti seguono e apprezzano l'offerta musicale propria del festival, che è stato tra l'altro scelto dalla città di Maastricht come partner per la candidatura a Capitale Europea della Cultura 2018.
Il concerto d'inaugurazione andrà in scena ad Ancona con la scintillante Gemma Bertagnolli, fuoriclasse della vocalità settecentesca, che eseguirà le più celebri arie dedicate al vento da Vivaldi a Handel. Per questo evento il Rossini Opera Festival di Pesaro metterà a disposizione le sue macchine di scenotecnica così da riprodurre, a vista degli spettatori, i tipici suoni del vento, temporali e fulmine che si usavano in teatro fino a pochi decenni fa. Tra le numerose produzioni spiccano le prime esecuzioni moderne di alcune partiture della famiglia Compagnoni Marefoschi, ora conservate alla Casanatense di Roma, e la prima esecuzione degli Enigmi scritti per la Madonna Nera di Loreto dal compositore Adriano Banchieri.
In uno spettacolare rincorrersi tra le voci, la Santa Casa di Loreto farà risuonare ancora, con le cantanti disposte non visibili dal pubblico, i bellissimi Canoni a più voci composti per quel luogo e mai più ascoltati.
Gli artisti di Cantar Lontano, coinvolti dalla Fondazione Symbola, si esibiranno il 6 luglio a Treia davanti a spettatori d’eccezione tra cui la Presidente della Camera, Laura Boldrini.
Finale a Frasassi con un grande cast.
Il festival si richiama a una prassi vocale del seicento tipica del territorio marchigiano, un modo di cantare, descritto per la prima volta nel 1612 da Ignazio Donati, che disponeva i cantanti non come era consuetudine, disposti l’uno accanto all’altro, ma distanti tra di loro, e soprattutto distanti dall’organo “a mo’ di tanti Chori”. La meraviglia barocca e la conseguente illusione sonora rivive dal 1999 nelle Marche ad opera di Marco Mencoboni, direttore artistico del Cantar Lontano Festival, che ha unito alla più scrupolosa ricostruzione filologica realizzata nelle più belle chiese del territorio progetti fortemente innovativi
Per informazioni sul programma: www.cantarlontano.com