Nel corso dell’escursione si potranno scoprire, camminando su tratturi e incantevoli sentieri dell’interno, luoghi mozzafiato a ridosso del versante est della Sibilla, del Monte Zampa e di Rubbiano. Un tragitto di medio livello, della durata complessiva di circa 3 ore, che come sempre sarà coordinata dal direttore tecnico Tito Ciarma. Tornati al punto di partenza, sarà allestito un punto di ristoro in cui pranzare e rifocillarsi a cui seguirà, intorno alle ore 15, una speciale sezione tematica dal titolo “Le cose che diremo” curata dallo scrittore Luigi Nacci e dal compositore Lorenzo Castellarin.
“Si tratta di un viaggio nelle parole, nei suoni e nei silenzi di due creature ormai lontane. Un dialogo impossibile tra chi è partito e chi è rimasto, tra chi ostinatamente attende e chi se ne va, lasciando sulla soglia commiati senza possibilità di risposta” spiegano i responsabili dell’associazione culturale Appennino Up.
Luigi Nacci è poeta e scrittore, giornalista, operatore culturale. Ha partecipato a festival letterari nazionali e internazionali, collabora con testate cartacee e on line, cura corsi di scrittura e lettura ad alta voce, dirige eventi culturali, come ad esempio il Festival della Viandanza (www.viandanzafestival.it). Ama camminare, anche per questo è uno dei fondatori de “Il Movimento Lento” e una guida de “La Compagnia dei Cammini”.
Lorenzo Castellarin è un compositore ed orchestratore di musica per film, teatro, danza e sala da concerto. Ha composto per trailer cinematografici, programmi televisivi lavorando per History Channel e National Geographic, pubblicità e film. Da anni collabora con coreografi di fama internazionale per il pattinaggio artistico a rotelle e su ghiaccio, componendo musica originale per diversi campioni del mondo e gruppi show.
“E’ un binomio davvero vincente quello che lega magicamente gli spazi della cultura ai luoghi più inesplorati della natura del Piceno – spiega l’Assessore Antonini – un mix di intuizioni, di sensazioni e di richiami tutti speciali che rendono ogni esperienza vissuta nel festival un qualcosa da raccontare e da condividere anche con gli altri”.
Si raccomanda di dotarsi di un abbigliamento adeguato (scarponcini, zaino, bastoni da montagna, giacca a vento, borraccia) e di consultare sempre preventivamente il sito del festival, per eventuali comunicazioni relative al meteo o eventuali.