Sarà la Sala dei Mercatori di Palazzo Arengo in piazza Arringo (ingresso libero tutti i giorni dalle 9 alle 18.30) ad ospitare le bellissime opere del Maestro del Rinascimento, reduci da una riuscitissima Mostra alla Camera dei Deputati. Una piccola, ma preziosa esposizione dei disegni preparatori che Michelangelo eseguì per la Cappella dei Papi e di proprietà della Casa Buonarroti. E’ stata la Federazione Maestri del Lavoro, Consolato Interprovinciale di Ascoli e Fermo diretto dal Console Alberto Amici, ad organizzare questo straordinario momento culturale, ma la bravura dei Maestri del Lavoro è stata soprattutto quella di riuscire a riunire attorno ad un grande evento la maggior parte dei Club Service della città. Hanno infatti collaborato al progetto i Club Lions Urbs Turrita e Colli Truentini, il Panathlon Club, il Club 41, la Fidapa , la Confederazione dei Cavalieri Crociati guardiani di pace, l’Osservatorio per la Pace e la Fondazione Simona Orlini. Il tutto con il patrocinio del Comune, della Provincia e della Camera di Commercio di Ascoli. Una mostra emozionante che verrà inaugurata venerdì 12 aprile alle ore 17 con una presentazione nella Sala della Vittoria della Civica Pinacoteca, tenuta dal professor Stefano Papetti, curatore delle collezioni comunali di Ascoli, dal professor Giorgio Cegna, autore del volume ‘Michelangelo rivisto’ e dalla dottoressa Claudia Pietropaolo, laureata in tecnologie per la conservazione ed il restauro. Il tutto sarà accompagnato da una videoproiezione delle opere pedisseque di Michelangelo. Cinquecento anni fa, infatti Michelangelo svelava al mondo la Volta della Cappella Sistina e per celebrare anche la nomina del nuovo Papa Francesco, i Maestri del Lavoro capitanati dal Presidente Nazionale, l’ascolano Amilcare Brugni, hanno voluto regalare alla città di Ascoli questa splendida collezione di opere. Maestri del Lavoro che già in passato si sono fatti apprezzare per aver organizzato le Mostre di Raffaello, di Giotto e di Leonardo. I disegni di Michelangelo che riguardano la Volta , verranno confrontati con le corrispondenti immagini della Cappella Sistina. Il visitatore avrà così modo di scoprire il momento progettuale di questo straordinario capolavoro, per il quale Michelangelo si sottopose anche a notevoli sforzi fisici, come egli stesso racconta in un sonetto esposto nella Mostra, accanto al quale si è raffigurato nell’atto di dipingere la Volta. Da sottolineare la presenza dell’unico progetto complessivo per il Giudizio Universale, sopravvissuto al rogo nel quale lo stesso Michelangelo, negli ultimi anni della sua vita, distrusse gran parte dei suoi disegni romani, affinché, come racconta il Vasari, ‘nessuno vedesse le fatiche durate da lui et i modi di tentare l’ingegno suo, per non apparire se non perfetto’.