Una frase che pone l’accento su un dolore da riscattare, paragonabile a quello della fatica feconda delle doglie del parto. Si parlerà di questo in occasione della Giornata Sergio Quinzio 2013, annuale incontro di teologia organizzato dalla Fondazione Girolomoni, giunto quest’anno alla 16ima edizione, che si svolgerà il prossimo 6 aprile presso il Monastero di Montebello di Isola del Piano (PU).
Un’iniziativa fortemente voluta da Gino Girolomoni, pioniere del biologico in Italia scomparso lo scorso marzo che, proprio grazie all’attività di recupero delle rovine del Monastero iniziata nel lontano 1971, ha permesso a questo luogo di diventare nel tempo punto d’incontro per riflessioni religiose e filosofiche con diversi importanti intellettuali: da Guido Ceronetti a Paolo Volponi da Carlo Bo a Sergio Quinzio. L’obiettivo dell’iniziativa è stato fin dall’inizio quello di riproporre il motivo ispiratore religioso legato alla rinascita del Monastero di Montebello oltre che mantenere viva la profonda riflessione sulla fede e sulla speranza di Quinzio.
Quinzio (1927-1996) è stato uno dei più intensi e originali pensatori religiosi dell'Italia del Novecento. La sua visione fortemente escatologica del Cristianesimo lo ha progressivamente portato a riflettere sulla portata epocale assunta dalla mancata realizzazione delle promesse di Dio e a ritrovare, nella sconfitta di Dio, un modo per ripensare la fede e la salvezza all'insegna della povertà. In seguito alla sua scomparsa, Gino Girolomoni ha dato continuità agli incontri teologici e filosofici coordinati da Quinzio negli anni precedenti.
I relatori dell’edizione 2013 sono importanti figure nell’ambito della teologia italiana: Silvio Barbaglia, biblista, docente presso lo Studio teologico San Gaudenzio di Novara, Daniele Garota, discepolo diretto di Sergio Quinzio di cui ripropone il pensiero attraverso la lettura escatologica della fede, Vito Mancuso, uno dei più noti e liberi teologi italiani autore di libri di grande successo e collaboratore del giornale La Repubblica, Piero Stefani, teologo, i cui suoi interessi sono concentrati sulla Bibbia, sulla tradizione ebraica e, più in generale, sul mondo delle religioni. Ha contribuito in modo diretto alla rinascita del monastero di Montebello.