Tale seconda pubblicazione segue quella d’esordio, risalente al 2011 e dedicata alle “Cinque stelle sul mare di Cupra” ossia ai cinque calciatori cuprensi più rappresentativi di tutti i tempi, e come la prima si preannuncia ricca di documenti, foto d’epoca e di testimonianze dirette, dato che il novantatreenne Osvaldo Capocasa, memoria storica del paese, ha fornito all’autore vari aneddoti oltre a rendergli omaggio di un invito alla lettura che campeggia nella pagina iniziale del volume.
“All’alba un giorno- lo sport a Cupra Marittima: le origini e gli sviluppi tra venti di guerra”, questo il titolo del volume, si occupa di ricostruire la vicenda storica del fenomeno sportivo cuprense sin dagli albori novecenteschi. E sulla scorta di documenti tratti dall’Archivio storico comunale e dagli archivi di varie testate giornalistiche locali dell’epoca, in primis del Corriere Adriatico, l’autore racconta delle prime partite di calcio degli anni Dieci praticate in paese da giovani volenterosi locali e sambenedettesi, della nascita del primo circolo ciclistico, il Trionfo, delle vittorie della sua punta di diamante Ugo Taffoni e della due edizioni della Coppa Mary, organizzate dal circolo col patrocinio della Gazzetta dello Sport.
Attraversando la passione sportiva della nobile famiglia Vinci e le vicende di Teta Rivetta, la prima donna impegnata nell’automobilismo, l’autore approda poi alla nascita della squadra di calcio Cuprense e da qui alla costruzione del campo sportivo sul lungomare ed al primo campionato di Terza divisione regionale, in cui espresse i talenti di Bruno Piatti (dirigente della Samb negli anni Cinquanta e Sessanta del secolo scorso) e di Vincenzo Boromei. Senza tralasciare, poi, l’atletica leggera, il rugby, la lotta greco-romana, il tennis, insomma quanto la Cupra sportiva visse nella prima metà del Novecento sino allo scoppio della Seconda guerra mondiale. Interverranno alla presentazione, oltre all’autore, il sindaco Domenico D’Annibali, l’assessore comunale alla cultura Luciano Bruni, il presidente della locale sezione Archeoclub d’Italia Vermiglio Ricci, Arduino Carosi, il presidente dell’Uisp di Fermo Umberto Cingolani e lo storico rossoblu Luigi Tommolini.