Nel 2000, il Parlamento Italiano, con legge 20 luglio 2000, n. 211, ha istituito la "Giornata della Memoria" per ricordare lo sterminio del popolo ebraico, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio e a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.
In occasione del “Giorno della Memoria”, l’Amministrazione Comunale con la Provincia e la Prefettura di Ascoli Piceno, ha organizzato per sabato 26 gennaio, un intenso programma di manifestazioni che vogliono essere “un momento di riflessione su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti – ha commentato il sindaco Guido Castelli - in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere. Ricordarsi di quelle vittime serve a mantenere memoria delle loro esistenze e del perché esse vennero troncate. E la memoria di questo passato serve ad aiutarci a costruire il futuro”.
Il programma di sabato 26 gennaio prevede, alle ore 17.00, presso la sala Cola dell’Amatrice (chiostro di S. Francesco) la mostra Kolbiana "L'odio non è forza creativa: solo l'Amore crea" e alle ore 18.30, un concerto commemorativo “Per non dimenticare” presso l’istituto musicale “G. Spontini”.
Domenica 27 gennaio, il programma si apre con la preghiera congiunta ebraico-cattolica, ore 15.30, nella zona ebraica del civico cimitero di Borgo Solestà. Alle 18.00, il Caffè Meletti ospiterà “Un tè yiddish: musica, storielle e dolcetti” e alle ore 20.00 “Mangiare Kosher - significati e ritualità della cucina ebraica”(degustazione guidata su prenotazione - 0736/298215) e alle 21.30 il Centro L’Impronta, piazza Bonfine, prroporrà la proiezione del film “La chiave di Sara” di Gilles Paquet-Brenner.
Lunedì 28 gennaio un interessante convegno nella sala della Ragione del palazzo dei Capitani (ore 10.00) sulla figura di Raoul Wallemberg - L'uomo che salvò centomila ebrei. Riflessioni sui Giusti in Europa e in Italia.
Dopo il saluto delle Autorità e la consegna da parte del Prefetto delle Medaglie d'Onore ai cittadini italiani deportati e internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto, seguiranno interventi di: Domenico Vecchioni - Ambasciatore, biografo di Raoul Wallemberg, Erika Ferrer - Ministro Consigliere Ambasciatore di Svezia in Italia e Andrea di Stefano - Storico Ricercatore ISML.