L’evento giunge al culmine di un lungo cammino che ha visto il Vescovo di Ascoli Piceno attivarsi energicamente sia per rimediare alle cause del degrado sia per reperire i fondi necessari per restituire alla Cattedrale e alla città l’importante ciclo musivo realizzato nel 1954, in occasione dell’Anno Mariano, dallo Studio Vaticano del Mosaico su cartoni dell’artista Pietro Gaudenzi (1880-1955) per munificenza del Vescovo Diocesano Mons. Ambrogio Squintani.
La prima operazione ha riguardato la regimentazione delle acque meteoriche nella zona absidale della Cattedrale eseguita dall’impresa edile Edilsystem; a questo intervento ha partecipato in maniera significativa il Comune di Ascoli.
A questo punto si è passati al restauro e al risanamento conservativo dei Mosaici eseguito dalla ditta Ravennantica, leader mondiale del settore, e alla ripresa della decorazione in finto marmo delle colonne e delle paraste delle riquadrature, eseguita dall’impresa Giorgi.
L’ottimo risultato raggiunto è stato poi valorizzato con una adeguata illuminazione che ne esalta la bellezza artistica approntata dalla ditta Elettropiù.
Tra i vari sponsors che hanno sostenuto l’iniziativa, oltre a S. E. Mons. Vescovo personalmente, l’Assessorato alla Cultura della Regione Marche, il Soroptimist International Club di Ascoli Piceno, il Seminario Diocesano e il Parroco della Cattedrale.
Saranno presenti le varie autorità coinvolte: gli organi periferici del Ministero, ossia la Direzione Regionale per i Beni Culturali, le Soprintendenze di Ancona e di Urbino per l’approvazione dei progetti; la Regione Marche, Servizio Cultura, per il finanziamento stanziato; il Sindaco di Ascoli, Avv. Guido Castelli; le presidenti del Soroptimist ascolano, sponsor del restauro di un riquadro; il Parroco della Cattedrale, anch’egli sponsor; e ovviamente il Vescovo Silvano Montevecchi.
Il programma prevede i saluti iniziali del Vescovo, del Sindaco e del Soroptimist Club, seguirnano gli interventi di don Elio Nevigari, che inquadrerà la tematica storica del ciclo musivo; il Prof. Michele Picciolo, che illustrerà la genesi, il valore artistico e l’autore dell’opera; il Geom. Marcello Urbinati che ragguaglierà sui lavori previ di deumidificazione; il prof. Paolo Racagni, di Ravennantica, sull’intervento di restauro e il dott. Daniele Diotallevi sulle procedure autorizzative. Al termine, a tutti i convenuti, verrà offerto un aperitivo presso la sagrestia della Cattedrale, ove figurano gli artistici mobili cinquecenteschi, anch’essi recentemente restaurati. La città e la diocesi ascolana non possono che rallegrarsi ed essere riconoscenti alla tenace volontà di S. E. Mons. Vescovo che ha fortemente desiderato questo resturo e si è fattivamente attivato per restituire alla città un’importante opera d’arte e una testimonianza cruciale della sua storia.