Monteprandone, ecco il centro di aggregazione per i giovani

Monteprandone, ecco il centro di aggregazione per i giovani

Il sindaco Stracci e il presidente della Regione Spacca hanno firmato la convenzione

“Ancora una dimostrazione concreta dell’attenzione della Regione verso le nuove generazioni che sono la vera risorsa per continuare a costruire un futuro di crescita e sviluppo, soprattutto in questa difficile fase di crisi – ha detto Spacca – Il centro di aggregazione svolge una preziosa funzione sociale, culturale ed educativa nel favorire la socializzazione e ridurre i rischi di emarginazione e disagio a cui purtroppo tanti giovani sono esposti”.  

La realizzazione delle strutture di aggregazione sociale rientra nel programma attuativo regionale del Fas 2007-2013 che prevede una linea di intervento per offrire il maggior numero di servizi sociali a beneficio della comunità.
Nel definire le priorità, la Regione ha tenuto conto delle esigenze del territorio demandando agli Ambiti sociali l’elaborazione dei progetti: la conferenza dei Sindaci dell’Ambito sociale n. 21 di San Benedetto ha dato come prioritario l’intervento del centro di aggregazione giovanile in località Centobuchi di Monteprandone. L’intervento complessivo ammonta a 930mila euro ed è cofinanziato al 45% dalla Regione.

“Questo centro giovanile – ha dichiarato il sindaco Stracci - è molto sentito dalla popolazione di Centobuchi essendo il Comune di Monteprandone il più giovane della provincia di Ascoli con il più alto tasso di natalità e quindi di presenza giovanile. Il centro si pone lo scopo di promuovere la socialità e i talenti delle nuove generazioni attraverso l’arte e la cultura. Ospiterà infatti sale insonorizzate per la musica, una sala proiezioni cinematografiche e musicali da sessanta posti e una sala polifunzionale per laboratori ed esposizioni artistiche, oltre ad una biblioteca multimediale con la possibilità di fruire on line dei testi delle maggiori biblioteche italiane e internet gratuito. Offriamo così valide alternative alla solitudine e all’emarginazione dei nostri ragazzi”.