Senza dubbio alcuno gli asili nido comunali dove hanno mosso i primi passi generazioni e generazioni di ascolani rappresentano uno dei servizi di punta dell’Amministrazione ed è per questo che, pur nella limitatezza delle risorse, si programmano investimenti per rendere le strutture ancora più accoglienti e a misura di bambino.
Da quest’anno una significativa novità ha interessato la gestione degli asili visto che l’asilo nido di via Enna è stato affidato, dopo esperimento di gara pubblica, ad una cooperativa composta da giovani educatrici. Per l’Amministrazione, vista la tradizionale figura della educatrice comunale, l’esternalizzazione della gestione ha rappresentato una sfida ma i numeri dei frequentanti ed il gradimento genitoriale al lavoro del personale, hanno dato ragione alla lungimiranza del Sindaco e dell’Assessore che, di fronte alla carenza di organico delle educatrici, hanno puntato diritto sulla esternalizzazione.
Se da un lato quindi il servizio degli asili nido ha acquistato in entusiasmo e professionalità con le giovani leve, dall’altro non può non essere rimarcata la professionalità, la competenza e la dedizione al lavoro delle dipendenti - educatrici comunali che continuano, ormai da quasi trenta anni, a dedicare il loro tempo a svezzare e far crescere i bambini ricoprendoli di affetto ed attenzioni. “Visto che l’asilo rappresenta il primo distacco dalla famiglia – è il commento dell’Assessore Giovanna Cameli – sarà sempre più importante renderli familiari, sicuri e accoglienti”
E’ da questo mix che, pur in un periodo di crisi che ha ridotto il numero di frequentanti a circa un centinaio di frequentanti, l’Amministrazione vuol ripartire per invogliare le famiglie ad affidare i propri piccoli a persone amorevoli e competenti.
“Mantenere il servizio e migliorare le strutture è un impegno primario di questa Amministrazione che intende essere sempre a fianco delle famiglie” queste le parole del Sindaco Guido Castelli che in questi giorni, accompagnato dall’Assessore, sta visitando gli asili per portare il proprio saluto e prendere diretta visione di una realtà così complessa e delicata come quella del mondo della prima infanzia.