Il ricorso viene effettuato alla luce di quanto accaduto sabato scorso. Durante la seconda tornata della giostra il sestiere di Porta Tufilla ha contestato l'assegnazione del punteggio al tabellone del proprio cavaliere. Dopo una lunga discussione si è deciso di dare ragione alle proteste rossonere: l'iniziale triplo 80 è stato cambiato in due 100 e un 80. Il risultato è stato un cambiamento della classifica parziale che ha poi influenzato anche quella finale. Il sestiere di Porta Solestà si sente dunque privato di un palio che, senza la restituzione di questi quaranta punti al sestiere di Porta Tufilla, sarebbe stato vinto dai gialloblù.
Ecco la lettera di ricorso del sestiere di Porta Solestà
"ll comitato di Sestiere di Porta Solestà ribadisce che nel corso della Giostra al campo dei giochi sono state commesse delle evidenti violazioni delle norme contenute nel Regolamento di Giostra. Sono stati palesemente disattesi alcuni principi fondanti la competizione stessa e le norme che ne regolamentano lo svolgimento. Distanti da ogni tipo di polemica, ci chiediamo cosa sarebbe potuto accadere se ci fossimo trovati a parte invertite, cioè Porta Solestà nella situazione di Porta Tufilla. Nel contempo, il comitato di Sestiere di Porta Solestà plaude al comportamento tenuto dai propri figuranti e dai propri sestieranti, presenti numerosi sugli spalti dello ‘Squarcia’, che non hanno mai infranto le regole, nè ecceduto nelle proteste. Un comportamento che denota il profondo rispetto che la gente di Solestà nutre verso la rievocazione storica e la città di Ascoli. Tuttavia — hanno concluso i due gialloblù — ci preme di tutelare l’immagine del nostro Sestiere e del nostro cavaliere nonché di difendere e pretendere che vengano riconosciuti i legimitti risultati ottenuti sul campo".