Come infatti ci dice Emidio Cecchini, presidente delle ACLI e membro del consorzio, “Con Elabora vogliamo trovare e proporre nuove figure lavorative nel campo dell’arte e della cultura attraverso il dualismo che è alla base del consorzio stesso il quale associa la cultura, appunto, all’impresa”.
Appena due mesi dopo la sua costituzione Elabora presenta un’originale start up intitolata “Cultura scenari di ripresa”, una grande tavola rotonda in cui gli ospiti, molti di rilevanza nazionale, saranno invitati a discutere su come poter ripartire dalla cultura per il futuro sviluppo del territorio.
Il convegno aperto a tutti si terrà giovedì 28 giugno presso la sala della Vittoria nella Pinacoteca civica di Ascoli Piceno, dalle ore 17 alle ore 20. A chiudere i lavori sarà l’assessore regionale Pietro Marcolini da cui Elabora si aspetta una presa di posizione sulle sorti culturali della nostra città. “L’assessore Marcolini – dice il presidente di Elabora Simona Chiovini – avrà a disposizione uno spazio in conclusione per poterci spiegare al meglio quali sono effettivamente i progetti previsti per la nostra città. È una nostra aspettativa che speriamo non venga delusa”.
Oltre al dibattito centrale che avrà come tema ovviamente la cultura come impresa, il programma prevede quattro o cinque “incursioni artistiche” legate alla musica, al teatro e alla cinematografia ma su cui il consorzio non vuole svelare altro.
Si parlava di ospiti importanti come: il direttore della scuola di architettura e design prof. Umberto Cao che parlerà dell’importanza della ricerca universitaria come risorsa per il territorio, Nuccio Fava direttore del TG1 che terrà banco sul tema cultura e media, Luca Iaia del CNA, altro membro del consorzio, che presenterà il nuovo manifesto dell’artigianato artistico, l’amministratore delegato della Hydrowatt spa Flavio Andreoli Bonazzi che parlerà di nuove tecniche di investimento per il patrimonio artistico, culturale e paesaggistico, il direttore per lo sviluppo e le relazioni istituzionali di Federculture Claudio Bocci incaricato di parlare della cultura come progetto ottimista di sviluppo e infine non poteva mancare Marco Carminati, storico dell’arte e giornalista del Sole24Ore, per parlare del famoso manifesto per la cultura lanciato dal suo stesso quotidiano.