La curiosità per una mostra così importante ha radunato presso la biblioteca comunale decine di persone. Si è trattato di un primo incontro ufficiale utile ad introdurre appassionati, collaboratori o semplicemente curiosi nel mondo di Amedeo Modigliani e Osvaldo Licini.
L’idea di portare Modigliani nella nostra città è partita dall’associazione Cretto, fautrice del successo di Andy Warhol della scorsa estate, che ancora una volta si servirà della preziosa collaborazione con la galleria d’arte Rosini-Gutman di Riccione per celebrare le opere del grande artista livornese nella splendida cornice di Palazzo dei Capitani.
L’occasione di avere per la prima volta ad Ascoli alcune opere di uno degli artisti più stimati del Novecento italiano ha spinto il professor Papetti a coniugare l’artista toscano con il nostro artista per eccellenza: Osvaldo Licini. Licini infatti conobbe Modigliani nel 1917 a Parigi. La loro fu un’amicizia “notturna”, spiega il professore, vissuta tra bistrots, coprifuochi e dimore oscure. Licini venne profondamente influenzato dalla personalità e dall’estro di Amedeo Modigliani, per questo motivo sarà un’esperienza molto interessante poter osservare entrambi i maestri all’interno della stessa esposizione. “Mi è sembrata difatti un’ottima occasione per creare un confronto che nella nostra regione non è stato mai realizzato – dice il professor Papetti – Questo parallelo permetterà di capire i molteplici modi in cui il nostro Licini si sia ispirato a Modigliani in molte delle sue opere”.
La mostra inoltre è stata pensata e voluta in maniera totalmente “interattiva” per tutti coloro che la visiteranno, dice Franco Nardini dell’associazione Cretto. Saranno infatti a disposizione di gruppi organizzati o scolaresche delle preparatissime guide che illustreranno il percorso museografico a seconda delle esigenze e anche dell’età dei visitatori. Sono poi previsti dei veri e propri laboratori di studio per tutti gli studenti che vorranno analizzare da vicino i disegni e le opere dei due artisti. Un autentico incontro ravvicinato con l’arte.
Il consigliere Fioravanti e il sindaco Castelli non possono fare a meno di elogiare le capacità, le risorse e la passione che l’associazione Cretto ha impiegato in questo progetto. “L’idea della mostra – dice Fioravanti – è il frutto della passione di alcuni cittadini che per dar lustro alla cultura e alla nostra città ha fondato questa associazione”. Per Castelli è “la dimostrazione che si possono fare cose di valore a prezzi limitati”.
A questo proposito il sindaco incalza accennando ad un festival estivo, ancora in fase di realizzazione, in cui la mostra sarà l’evento conclusivo. Tale festival, nonostante la sua non ufficialità, sta già sollevando diverse polemiche all’interno della politica e nella cittadinanza.
Durerebbe dal 15 al 21 luglio e si chiamerà “La Giostra d’Ascoli - Sette sere di incontri”, sarà a cura dello scrittore e giornalista Marcello Veneziani. Alcuni rumors darebbero tra gli ospiti papabili Augusto Minzolini, Emilio Fede, Vittorio Sgarbi, Piero Sansonetti, Eugenio Bennato e molti altri. La polemica, che per primo il sindaco cerca di eludere durante l’incontro, si sarebbe sollevata in seguito alla decisione dell’amministrazione di non sovvenzionare la troppa onerosa lirica per realizzare invece questo festival sostitutivo di cui ancora non si sanno i costi ma che di sicuro non possiamo immaginare gratuita dati i nomi e le personalità invitate.
Polemiche a parte, il lavoro e l’impegno che comunque orbita attorno alla mostra è davvero lodevole. Quest'anno l’associazione Cretto punta a superare le 8000 presenze, raggiunte con Warhol, con l'obiettivo di incrementare la percentuale di spettatori proveniente dal Piceno.
Per tutti coloro che volessero partecipare ai prossimi due incontri preghiamo di tener da conto queste due date: 15 giugno, secondo incontro con Laura Berardini e 29 giugno, terzo incontro con Andrea Viozzi. Entrambi gli appuntamenti si terranno presso la biblioteca comunale di Ascoli Piceno.