L’evento che ha paradossalmente riscosso più successo, ci dice Antonini, è stato “in viaggio verso la selva oscura” a Rocchetta. Paradossalmente perché l’appuntamento in origine avrebbe dovuto svolgersi domenica 20 maggio, ma per motivi legati al meteo instabile, si è optato per lo spostamento a lunedì 21 maggio. Ebbene, nonostante gli impedimenti del giorno feriale e del tempo che ha continuato a creare problemi, a Rocchetta si sono raggiunte le 200 presenze. “Raggiungere questo risultato – dice l’assessore Antonini – è stato possibile grazie alla matrice dello stesso festival, che ha voluto unire la qualità dell’esperienza alle particolari località nostrane rimaste per troppo tempo e ingiustamente nell’ombra”. Il dato più entusiasmante per l’amministrazione comunale è infine la diffusione del festival, poiché fino ad oggi hanno partecipato molte persone provenienti da fuori regione. Un effetto tutt’altro che scontato e con cui si dovrà felicemente fare i conti.
Ma presentiamo i prossimi due appuntamenti in scaletta previsti per sabato 2 e domenica 3 giugno.
Entrambi saranno una miscela tra escursionismo, spettacolo e contemplazione delle bellezze locali.
Il tema per l’appuntamento del 2 giugno è la sacralità della donna, si renderà infatti visitabile la chiesa di Santa Maria in Pantano, una chiesa che unisce la santità della Maria Vergine assieme al culto delle Sibille, da sempre chiusa al pubblico. Ad accompagnare questo viaggio tra religione e mito saranno l’etnografo Mario Polia, con il suo intervento “virgo sapiens-verginità e maternità spirituale”, e l’attrice Lucilla Giagnoni, che interpreterà un passo del Paradiso della Divina Commedia di Dante Alighieri. L’escursione non sarà particolarmente impegnativa, con partenza da Altino alle 9.15 si prevede l’arrivo a Santa Maria in Pantano per le 11.15 e la camminata permetterà di attraversare una parte del grande anello dei monti Sibillini.
L’appuntamento del 3 giugno invece verterà sul tema dei confini. Sì, perché il tragitto permetterà di visitare il Cippo di confine delle tre regioni (Marche, Umbria e Lazio) dove si svolgerà lo spettacolo “la montagna racconta che…”. Si tratta di un melologo tratto da un libro di Antonio De Signoribus, “segreti e storie popolari delle Marche”. Ad interpretarlo ci sarà Vanessa Gravina con l’accompagnamento del Laboratorio Ensamble diretto dal musicista Federico Paci.
Dopo la performance musico-teatrale gli escursionisti verranno accolti a Capodacqua con un punto ristoro a cura del comitato festeggiamenti patronali, rappresentato dalla signora Luciana Cortellesi che si dice entusiasta del festival per il lustro che sta portando in queste zone troppo spesso trascurate dal turismo di massa.
Dopo il pranzo si potrà infine assistere ad una particolare esibizione della Large Street Band che suonerà e ballerà sullo stile delle marching band americane sui balconi in fiore del paese, dialetticamente chiamati “bufirie”.
Un altro fine settimana all’insegna della natura, della cultura e della scoperta.
Per ulteriori info invitiamo a visitare il sito del festival www.festivaldellappennino.it