Tango di una voce contemporanea, da sempre esploratrice nelle varie espressioni del canto, attratta in questo vincolo segreto verso sonorità che si sviluppano in maniera nuova. Un incontro che ci svela tutta l'altezza e la profondità di questa musica fatta di materia, di fuoco, di corpo, di canto.
Antonella Ruggiero è la voce indimenticabile della formazione originale dei Matia Bazar, a cui dà il suo nome d’arte di allora: matia. Con questo gruppo ha condiviso una lunga carriera artistica iniziata negli anni `70.
Nell’ottobre del 1989 decide di lasciare il gruppo, per soddisfare l'esigenza di riqualificare la propria vita privata e artistica.
Per diversi anni si allontana dalle scene, per dedicarsi alla famiglia, ai viaggi e a nuove sperimentazioni musicali. E’ durante questi lunghi viaggi che scopre la passione per nuovi modi di interpretare la musica: in India, si imbatte in sonorità e atmosfere che la affascinano e ispirano e la spingono a ritornare a cantare per regalare nuove emozioni al suo pubblico.
Con Libera, il suo primo album da solista nel gennaio 1996, Antonella Ruggiero si presenta al pubblico innovata, ricca di interazioni e nuove esperienze musicali.
Il disco è un connubio tra ritmiche occidentali e suoni dell'antico oriente. L'interesse per i nuovi orizzonti sonori proposti dalle giovani band italiane spinge Antonella e il suo produttore Roberto Colombo a realizzare registrazioni moderne, un disco dove le canzoni dei Matia Bazar sono riproposte in un diverso contesto musicale.
Esce nell'ottobre 1997, anticipato dal singolo 'Per un'ora d'amore' (con la partecipazione dei Subsonica), che esemplifica alla perfezione la riuscita unione tra i mondi di due generazioni di musicisti. il 1998 è l'anno di 'Amore lontanissimo', con cui ottiene il secondo posto al festival di Sanremo.
Nel 1999 “Non ti dimentico” apre le porte al successivo lavoro da solista, sospesa, con due partecipazioni illustri: il maestro Ennio Morricone che firma 'And will you love me' e Giovanni Lindo Ferretti che scrive, insieme ad Antonella e Roberto Colombo, 'Di perle e inverni'. Alla fine del 2000, un tour di musiche sacre: dodici date in luoghi affascinanti e suggestivi, chiese, cattedrali e teatri antichi. questa esperienza sarà fissata, nel novembre 2001, in Luna crescente [sacrarmonia]. con la pubblicazione di questo quarto lavoro da solista Antonella riprende il tour, accompagnata dal quartetto d’archi Arkè Quartet e da Ivan Ciccarelli alle percussioni.
Questo repertorio l’ha portata in Italia e nel mondo dove ha riscosso successi di pubblico e critica, consentendole di entrare in contatto con differenti culture e religioni. Dopo una serie di concerti in cui ha riproposto in chiave 'classica' i temi più importanti dei musical di Broadway, (Gershwin, Porter, Bernstein,…) nell'ottobre 2002, Antonella Ruggiero è protagonista, al teatro la Fenice di Venezia, di 'Medea', opera video in tre parti con musica di Adriano Guarnieri, uno dei più significativi compositori contemporanei viventi. Il 2003 vede Antonella Ruggiero tornare al mondo pop con 'Di un amore' e 'l’aviatrice', dedicato alla prima aviatrice, Amelia Earhart, facenti parte dell’album Antonella Ruggiero. nel 2004 esce il primo live di Antonella Ruggiero, un cd/dvd dal titolo Sacrarmonia live [il viaggio] con canti sacri di ispirazione cristiana e brani etnici di varie parti del mondo. nel 2005 Antonella partecipa al festival di Sanremo con il brano “Echi d’infinito” vincendo nella categoria donne.
Segue l’uscita del cd Big Band!, contenente brani del mondo latino americano e canzoni di cantautori come Tenco, Bindi e Fidenco. A marzo 2007 esce Souvenir d’Italie, documentazione di un progetto musicale incentrato sulle canzoni italiane composte dal 1915 al 1945.
L'album contiene anche il brano 'canzone fra le guerre', presentato a sanremo 2007. A novembre 2007 esce Genova, la superba. con questo lavoro l’interprete genovese vuole rendere omaggio agli autori della sua città. una città così vivace e suggestiva non poteva che dare i natali ad alcuni dei più straordinari autori e musicisti italiani. I brani scelti dalla Ruggiero sono rivisitati con arrangiamenti che uniscono l’utilizzo dell’elettronica sperimentale con i “mondi sonori” del californiano Robert Rich alla sonorità naturale degli archi e alla morbidezza della sezione ritmica composta da basso, chitarra e batteria.