Nipote del Pierini che era preposto a tale compito alla fine dell’800, ed esecutore del restauro delle due interessanti testimonianze della storia del palazzo e della città. Uno sovrastato dall’aquila dei Montefeltro, l’altro leggerissimo con le foglie di quercia in omaggio ai Duchi Della Rovere, unica fioca fonte di luce nella Casteldurante notturna di allora , cosi si chiamava Urbania prima del 1636.
Poi la cerimonia è proseguita con l’accensione della nuova suggestiva illuminazione del Palazzo, a mettere in evidenza il bellissimo restauro eseguito dalla ditta CBR di Bigini di Urbino, che ha trasformato, il Municipio quasi in palazzo signorile. E’stato l’assessore della cultura Lombardelli ad illustrare il significato dei simboli in pietra di un Palazzo costruito fra il 1543 ed il 1557 su progetto dell’architetto Gerolamo Genga, che segnano il passaggio dal dominio dei Duchi Della Rovere allo stato della chiesa, ed il cambio del nome in Urbania in onore al Papa Urbano VII della famigliaBarberini.
La cerimonia si è conclusa con la visita alla mostra sulla macchina Oraria eseguita nel 1814 dal Vadese Antonio Podrini, (presente il nipote Cristiano avvocato che ha promosso il restauro) che per 166 anni ha segnato il tempo della città di Urbania.
Il sindaco ha ringraziato le autorità presenti Comuni del territorio provincia e soprattutto l’onorevole Vannucci interessatosi del finanziamento dei lavori.