Poesia Popolare Ascolana, l'opera di Elvira Felci

Poesia Popolare Ascolana, l'opera di Elvira Felci

Si tratta della pubblicazione della tesi di laurea

Dopo i saluti istituzionali del Presidente della Provincia Piero Celani e del sindaco di Ascoli Guido Castelli, coordinati e presentati dall’Assessore alla Cultura e Identità Locali Andrea Maria Antonini interverranno il prof. Mario Polia, direttore del Centro Studi Tradizioni Picene e curatore del libro che introdurrà i contenuti e gli elementi storiografici dell’opera, edita da Librati Editrice e  Pierfilippo Melchiorre che eseguirà degli stornelli tratti direttamente dal libro. Un contributo importante per la pubblicazione dell’opera è stato fornito anche dall’antropologa Fabiola Chávez Hualpa (che ha collaborato nella ricerca delle fonti bibliografiche) e dall’etno-musicologo Fabio Emidio Zeppilli che ha curato l’edizione delle partiture presenti nell’originale.

“Si tratta della seconda pubblicazione a cura del Centro Studi che vede come protagonista come autore – evidenzia l’Assessore Antonini presentando l’evento – una donna.  La prima edizione infatti, della collana "Tradizioni e Memorie", è stata la ristampa del libro "Costumi e superstizioni dell’Appennino marchigiano” della Caterina Pigorini. Visto il successo e l’interesse suscitati dal primo volume della Collana, desidero ringraziare il prof. Polia per il suo altissimo contributo culturale, umano e scientifico, le Istituzioni coinvolte, da sempre in prima linea nel incentivare la ricerca e la valorizzazione delle radici popolari, e Franco Laganà, figlio della Felci, che ci ha informato dell’importante lavoro della madre”.

“La raccolta di poesia popolare della Felci è importantissima perché dimostra, ancora una volta, che la ricerca effettuata sul campo ha permesso il reperimento di prezioso materiale, in tempo di guerra, che, altrimenti ai nostri giorni risulterebbe impossibile da raccogliere. Dai componimenti fanciulleschi al variato repertorio della poesia amorosa; dai poemi sacri a quelli profani; dai proverbi alle ninnenanne, sino alle filastrocche e agli indovinelli – spiega il prof. Mario Polia direttore del Centro Studi Tradizioni Picene - una raccolta che testimonia come i temi della poesia popolare fossero molto diffusi e centrali nel ceto rurale attraverso le forme dialettali dei luoghi”.