Festival di poesia [Ex]pressioni, grande esordio

Festival di poesia [Ex]pressioni, grande esordio

Venerdì 14 ottobre è stato il turno del romanziere friulano Flavio Santi

Si tratta di un festival piceno di “poesia e realtà”, come recitano i manifesti e le brochure che da qualche giorno appaiono come funghi in giro per la città, che vedrà come ospiti nomi storici della cultura italiana come il giornalista, scrittore e parlamentare Furio Colombo, i poeti Gianni D’Elia ed Eugenio De Signoribus, il ricercatore storico Luigi-Alberto Sanchi, l’attrice Chiara Daino e una quantità ragguardevole di nuove voci provenienti dal sotto bosco del nuovo fermento artistico di tutt’Italia, da Palermo a Torino, da Genova a Pavia, da Pesaro a Roma.

Venerdì 14 ottobre è stato il turno del romanziere friulano Flavio Santi, tra i più talentuosi narratori d’Italia, la cui fama è legata - dopo un esordio sperimentale - alla pubblicazione del suo secondo romanzo “L’eterna notte dei Bosconero” (Rizzoli, 2006), un gothic-thriller ambientato nella Sicilia dell’Ottocento, tra Goethe, baroni e vampiri e per cui il talentuoso scrittore è stato definito da Giuseppe Genna “un Edgar Allan Poe italiano”.
Flavio Santi ha incontrato la cittadinanza di Ascoli Piceno presso la Biblioteca provinciale di Storia contemporanea “Ugo Toria”, dialogando con il giovane critico letterario Gianluca Pulsoni della rivista “La Gru”.
Interagendo con un curioso apporto multimediale formato da tracce audiovisive proiettate sulle pareti della biblioteca sono state presentate le sue due ultime fatiche letterarie: il romanzo “Aspetta primavera, Lucky” (Socrates, 2011), un ritratto tragicomico e spietato sulla generazione del precariato economico ed esistenziale, che è stato tra le altre cose candidato al Premio Strega 2011, e il libro di viaggio “Il tai e l'arte di girovagare in motocicletta. Friuli on the road” (La Terza, 2011), integralmente dedicato al rapporto tra l’autore e la sua regione d’origine.

Sabato mattina i ragazzi de “La Gru” e lo scrittore Flavio Santi, sono stati invece ospiti del Liceo Scientifico Antonio Orsini, dove il Dirigente scolastico Nadia Latini, la Professoressa Virginia Baroni e il Professor Enrico Piergallini hanno organizzato un interessante e fertile incontro con l’autore che si è prolungato dalle 9 alle 11 del mattino.
Gli studenti dell’Orsini di Ascoli hanno così partecipato ad un dibattito vivace e partecipato sul significato, sulla bellezza e sulle problematiche dell’essere scrittori e poeti nell’Italia del Terzo millennio, alternando citazioni colte (da Manzoni a Foscolo) ed aneddoti sulla vita pratica e domestica dell’intellettuale ai tempi della precarietà.
Un invito, anche, rivolto ai giovani ragazzi del Liceo Orsini a non abbandonare i propri sogni e le proprie attitudini: “Scrivere è anche un modo per immaginare un mondo alternativo, una vita nuova, per questo essere scrittori vuole dire rigenerarsi costantemente e rimanere giovani” ha concluso Flavio Santi, accompagnato da uno spontaneo applauso. La Preside Nadia Latini, entusiasta dell’iniziativa, ha invitato nuovamente lo scrittore e i giovani organizzatori del Festival a organizzare ulteriori incontri con gli studenti dell’istituto.
In questo modo si conclude il primo incontro della rassegna “[EX]PRESSIONI - la gru poesia e realtà piceno festival”, che PicusOnline seguirà con costanza e che proseguirà - lo ricordiamo - nei giorni 20, 21, 22 ottobre e 6 novembre con il poeta Eugenio De Signoribus, il giornalista Furio Colombo, il poeta Gianni D’Elia, il ricercatore storico Luigi-Alberto Sanchi e una festa di musica, teatro e nuove letterature (il programma completo è consultabile su www.lagru.org).

La redazione di PicusOnline ha incontrato e intervistato l’autore:

D: Quale è il ruolo dell’intellettuale o dell’artista nell’epoca della precarietà narrata nel suo libro Aspetta primavera, Lucky?

R: Il ruolo dello scrittore è quello di sempre, quello di portare vivacità e pensiero. Noi viviamo in un’epoca in cui questa vivacità esiste ma è come tarpata da una cappa impassibile che rende impotenti tutte le energie vitali che esistono nel nostro Paese. Le energie ci sono ma non riescono ad andare da nessuna parte, non riescono ad esprimersi perché tutto è chiuso e tappato come da un coperchio che è difficile sollevare, da uno stato cioè di torpore circostante, di passività e indifferenza determinato principalmente dal mezzo televisivo che in Italia ha devastato almeno tre generazioni. Esistono però importanti sacche di resistenza, come questo Festival che si svolge in una dimensione locale e con poca copertura economica ma che esprime un livello di pensiero e dibattito difficili da trovare altrove e persino nelle cosiddette capitali della cultura come Roma e Milano.


D: La provincia italiana può ancora giocare un suo ruolo nel dibattito culturale nazionale?

R: Assolutamente e l’ha sempre fatto. L’Italia è da sempre composta da realtà locali, piccoli borghi e realtà di provincia che sono stati la culla delle migliori menti e penne della nostra storia della Letteratura. Pasolini è dovuto andare a Roma ma è cresciuto e si è formato in un piccolo paese friulano, Casarsa. Il cuore d’Italia è da sempre il locale e le capitali della cultura sono diventate tali quasi sempre per l’apporto di chi veniva da fuori e da realtà minori, con una forza dirompente rispetto a chi invece era abituato a vivere in una grande città. Certo, il problema locale è da sempre però lo stesso, lo scollamento tra queste forze potenziali e il mondo della politica, per cui queste energie restano quasi sempre orfane.


D: Come ti è sembrata Ascoli?

R: Una città accogliente e molto vivibile, che mi ricorda il Friuli, che per me ovviamente è il posto più bello del mondo, con cui ho un rapporto viscerale che ho narrato nel mio ultimo libro Il tai e l'arte di girovagare in motocicletta. Friuli on the road. Ho subito notato queste somiglianze, soprattutto nei colori e nella natura circostante. Questo territorio composto da piccoli borghi e da molta natura, da una memoria geografica ancora contadina, ancora a contatto con i cicli naturali e cioè secondo me della saggezza, mi è sembrato subito familiare.


D: Come è stato l’incontro con gli studenti del Liceo?

R: Molto bello, ho incontrato dei ragazzi curiosi e intelligenti. Mi trovo sempre molto bene con i ragazzi, perché i ventenni hanno una vitalità e un’intelligenza che chi cresce va perdendo. Io per esempio con i cinquantenni ho poco dialogo. Ho sempre dialogato con le generazioni più anziane, che conservano il valore della generosità e dell’umiltà, mentre i nati negli anni ‘50, ma anche i miei coetanei di quarant’anni, sono stati forse corrosi dal cinismo e dall’individualismo dell’epoca, per cui non è mai possibile aprire un discorso comune, neppure un dialogo sincero a volte. Noto invece nei ventenni di oggi una forza aggregante che mancava in Italia da molto tempo, per cui mi trovo sempre molto bene a parlare con gli studenti.


D: Una domanda sull’attualità, anche in riferimento al tema del tuo romanzo Aspetta primavera, Lucky. Cosa pensi del movimento degli “Indignati” che manifestano oggi a Roma?

R: Penso che sono ancora troppo pochi e che dovremmo scendere tutti in strada e in tutt’Italia. È vero, il mio libro è in stretta connessione con questo sentimento di rabbia nei confronti di un Paese in cui una generazione è stata completamente tagliata fuori, sacrificata. Per questo motivo scrivo quella frase che è stata poi riportata nella brochure del Festival: “Questo paese sta privando, se non l’ha già fatto, la mia generazione di un futuro. Il conto è salato, ma qualcuno, prima o poi, ce lo dovrà pagare”.

 

I prossimi appuntamenti
Dopo l'inaugurazione di venerdì 14 ottobre con lo scrittore Flavio Santi, i prossimi appuntamenti del Festival [EX]PRESSIONI - la gru poesia e realtà piceno festival


Giovedì 20 ottobre - Libreria Prosperi (ore 18)
Incontro con il poeta EUGENIO DE SIGNORIBUS
Dialoga con l'autore, lo scrittore Clio Pizzingrilli

Venerdì 21 ottobre - Libreria Rinascita (ore 18)
Incontro con il giornalista, scrittore e parlamentare FURIO COLOMBO
e con il poeta GIANNI D'ELIA
Modera Davide Nota

Sabato 22 ottobre - Spazi pubblici, Piazza Martiri di Via Fani, San Silvestro di Castorano (dalle ore 16.30 a notte)
[EX]PRESSIONI FEST con: Massimo Gezzi, Enrico Piergallini, Dina Basso, Raimondo Iemma, Augusto Amabili (in READING), Carlo Cannella (Presentazione libro), Chiara Daino (SPETTACOLO), Stefano Sanchini e Loris Ferri (SPETTACOLO) + CONCERTI di Persian Pelican e Segnali di ripresa + Rinfresco e bar.

Domenica 6 novembre - Sala Kursaal - Grottammare (ore 18)
Incontro con il ricercatore storico Luigi-Alberto Sanchi
Dialogano con l'autore Fabio Monti e Lorenzo Rossi