La mostra realizzata grazie alla collaborazione con l'Archivio di Stato di Ascoli Piceno che ha fornito gli atti di prima istanza dei processi ai briganti permette di avere un vero e proprio affresco della vita sociale dell'epoca, anni in cui si compiva la tanto attesa Unità d'Italia, ed era così diffuso il fenomeno del brigantaggio. Dai documenti emerge uno spaccato fatto di precarietà, atti di razzia e guerriglia che interessò diversi folignanesi e i cui atti di vengono ricordati tutt’oggi – sorprendentemente – da molti anziani residenti che ricordano i nomi dei vari briganti dai racconti dei propri nonni.
Il fenomeno interessò anche l’ultimo avamposto del Regno di Napoli, la fortezza di Civitella del Tronto ed è proprio grazie alla collaborazione con l’Amministrazione civitellese che la mostra espone un plastico della Fortezza (una struttura imponente con i suoi 500 metri di lunghezza e 25000 metri quadri di estensione), in ricordo del lungo assedio che la stessa subì tra il 1860 e il 1861: è così possibile immergersi nell'atmosfera di quegli anni, in cui tanti italiani combatterono e morirono per realizzare l'unità del Paese.
Il comune di Civitella ha inoltre prestato: due daghe e un elmo originali dell’esercito pontifico, la mappa dell’assedio alla fortezza culminato con la resa politica del 20 marzo 1861, un’incisione di Pio IX e il proclama del generale Pinelli.
Completano l’esposizione i registri dei battezzati nelle parrocchie di San Benedetto di Folignano, San Gennaro e San Cipriano, oltre alla raccolta delle leggi e dei decreti del Regno d’Italia a partire dal 17 marzo 1861.
“Questa mostra che abbiamo fortemente voluto rappresenta per tutta l’amministrazione – spiega l’assessore Daniele Ricciotti – un punto di orgoglio essendo il Comune di Folignano il primo a stringere con l’Archivio di Stato di Ascoli Piceno una così proficua collaborazione sul tema del 150° anniversario dell’Unità.
La ricerca, lunga e complessa è stata resa possibile grazie alla disponibilità della direttrice Carolina Ciaffardoni e alla competenza tecnica e storica di Laura Ciotti. Importante, inoltre, l’apporto della nostra professoressa e studiosa di storia locale Erminia Tosti Luna”. La mostra, è visitabile fino al 5 giugno dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 20.00 e si giova della presenza di personale altamente qualificato pronto a rispondere a tutte le curiosità dei visitatori.