L’atto terroristico avvenne il 23 marzo 1944 ad opera dei GAP –Gruppo di azione patriottica del partito comunista – La data scelta non era casuale, in quel giorno infatti Mussolini aveva fondato i fasci di combattimento. Come tutti i giorni intorno alle 14 un reparto di soldati tedeschi percorreva quella strada . Il reparto di soldati non fece caso ad un carretto delle immondizie contenente un forte carico di esplosivo. Il partigiano Rosario Bentivegna accese la miccia mente altri gappisti lanciavano bombe .Trentatre soldati perirono ma anche una donna ed un ragazzo che passavano per la via.
Ad accogliere il Papa erano il Card. Agostino Vallini Vicario Generale per la diocesi di Roma,il Rabbino Capo della Comunità ebraica di Roma prof.Di Segni ed il Cardinale Andrea Cordero Lanza di Montezemolo figlio di una delle vittime delle Ardeatine,il Colonnello Giuseppe Cordero Lanza di Montezemolo che dopo l’8 settembre 1943 fu tra i responsabili italiani di “Roma città aperta”.
Entrato in clandestinità per evitare l’arresto,nel gennaio del 1944, il Colonnello,divenuto nel frattempo comandante del gruppo militare badogliano,per una delazione, fu arrestato e portato nel famigerato carcere di via Tasso.
Nel pomeriggio del 24 marzo fu caricato insieme a tre generali e 38 militari su un camion mentre altri prigionieri,tra cui 76 ebrei, semplici sospettati, medici, avvocati,operai, negozianti, artigiani ed anche un sacerdote Don Pietro Pappagallo, venivano prelevati dal carcere di Regina Coeli.
Furono tutti portati alle Ardeatine. Fatti entrare nelle cave di tufo e trucidati a gruppi di tre mentre Don Pappagallo impartiva l’assoluzione tra gli spari.
“Ciò che qui è avvenuto –ha detto Papa Ratzinger – è offesa gravissima a Dio perché è la violenza deliberata dell’uomo sull’uomo. E’ l’effetto più esecrabile della guerra, di ogni guerra,mentre Dio è vita,pace e comunione. Come i miei predecessori sono venuto qui a pregare e a rinnovare la memoria.
Sono venuto ad invocare la divina Misericordia che sola può colmare i vuoti, le voragini aperte dagli uomini quando, spinti dalla cieca violenza, rinnegano la propria dignità di figli di Dio e fratelli tra loro.
Anch’io –ha proseguito Benedetto XVI-come Vescovo di Roma ….vengo a rendere omaggio a questi fratelli, uccisi a poca distanza dalle antiche catacombe”.
Papa Ratzinger è il terzo Pontefice a rendere omaggio al sacrario. Il primo fu Paolo VI il 12 settembre del 1965,mentre Giovanni Paolo II vi andò il 21 marzo del 1982 nel 38^ anniversario della strage.