Romano, 27 anni, Francesco Astiaso Garçia propone un discorso tutt’altro che banale o semplicemente figurativo, citando Dostoevskij e la sua celebre frase: “La bellezza salverà il mondo”; la mostra si propone d'indagare la sottile linea di confine tra l'astrazione e la figurazione, il dato oggettivo e l’interpretazione emozionale. Sogno e memoria, mistero e fede, si fanno coordinate di una geografia dell'anima, che trova il suo centro nella nostalgia del cielo e nella ricerca di Dio. Diplomatosi all’Accademia delle Belle Arti di Roma, Francesco Astiaso Garçia è stato a lungo a Parigi per approfondire la propria ricerca pittorica per poi girare tutta l’Europa, l’America Centrale e quella Latina oltre a qualche zona dell’Africa. Da tre anni lavora in uno studio per creare incessantemente. La mostra resterà aperta fino a mercoledì 9 marzo dalle 10.30 alle 13 e dalle 16 alle 19.30. È anche possibile visitare il sito internet dell’artista, all’indirizzo: www.francescoastiasogarcia.it