Turismo, botta e risposta Ricci-Moroder

Turismo, botta e risposta Ricci-Moroder

«No allo “Charme”. Per affermare un brand servono anni». L'assessore: «Attacco pretestuoso»

E’ quello slogan, “Marche di Charme”, che da Ancona hanno presentato con l’idea di trainare il comparto e consolidare l’appeal del territorio, che proprio non gli va giù. E non gli sembra consono alla costruzione di un brand unico regionale. L’occasione per esprimere il dissenso è la presentazione della nuova brochure della provincia in lingua olandese, realizzata per intercettare la consistente fetta di mercato (la seconda del territorio, ndr) rappresentata dai turisti provenienti dai Paesi Bassi. Così il presidente lancia un appello alla giunta regionale: «Ripensiamo la strategia e torniamo indietro. Si era fatto un investimento consistente con Dustin Hoffman per battere il filone dell’ “Infinitamente Marche”. Una mossa vincente, che ha fatto parlare e ha dato grandi risultati di visibilità. E anche le polemiche sono state comunque un ritorno, in termini di comunicazione e pubblicità. Pensiamo solo al dibattito sui giornali nazionali…». Poi continua: «I frutti di quella campagna li vedremo nel tempo.
Ma, solo per fare un esempio, possiamo già dire che nel nostro sito del turismo i contatti dagli Stati Uniti si sono moltiplicati, insieme all’effetto traino prodotto dall’Urbino Press Award». Quindi la considerazione: «Non possiamo pensare di mutare strategia ogni volta che cambia l’assessore. Già abbiamo un grande problema di visibilità rispetto agli altri territori. Se si scelgono sempre nuove vie, la comunicazione non passa». Per Ricci bisogna ritrovare la strada dell’ “infinito”: «Chiedo alla Regione di tornare sui suoi passi: sono totalmente contrario rispetto alla nuova impostazione. “Marche di Charme” è un brand errato nel merito e nel concetto. Ci sono tanti turismi, non solo quello di elite. E’ una discontinuità che va scongiurata, per non ripetere gli errori fatti in passato». Poi puntualizza: «Stiamo facendo ogni sforzo per mettere da parte i campanilismi. Le Marche possono diventare una regione di moda. Ma per affermare un brand unico servono anni: non si può cambiare strategia, rischiando di buttare via anche le poche risorse che ci sono…».
 

MORODER REPLICA: “NESSUN CONTRASTO TRA MARCHE DI CHARME E LO SPOT DI HOFFMAN”

“E’ un attacco pretestuoso, sbagliato nei tempi e nella sostanza”. Così definisce l’assessore regionale al Turismo, Serenella Moroder, l’intervento del presidente della Provincia di Pesaro e Urbino, Matteo Ricci, volto a contrastare la strategia di promozione turistica “Marche di Charme”.

“Il lancio di ‘Marche di Charme’ – ricorda Moroder – è stato preceduto da una fase in cui gli enti locali sono stati coinvolti ed invitati ad esprimere un loro giudizio. Il progetto è pertanto frutto di un percorso condiviso, tanto da aver ricevuto da lui stesso i complimenti per questo claim. Ci sono altri problemi? Visto che il presidente Ricci finanzia l’aeroporto di Rimini e non di Ancona, vuole passare all’Emilia Romagna? Ritengo, dunque, immotivate le critiche espresse da Ricci”.

“Soprattutto – continua l’assessore – ‘Marche di Charme’ non vuol dire turismo elitario ma fascino, bellezza, attrattiva, dolcezza del paesaggio. Questo progetto vuole piuttosto contribuire ad arricchire l’offerta turistica del territorio regionale. Le Marche possono offrire tanti turismi come chiaramente comunica lo spot che ha come protagonista Dustin Hoffman. Nessuna volontà, dunque, di sostituirlo, tanto che è stato di recente riproposto sulle principali reti nazionali e sto valutando l’opportunità di riprogrammarlo sui media nazionali anche nel 2011”.

“I due messaggi – conclude Moroder - non sono assolutamente in contrasto tra di loro. ‘Marche di Charme’ non sostituisce, bensì integra e rafforza lo spot di Hoffman”.

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