Di questo hanno bisogno i bambini,dell’amore del padre e della madre” è quanto ha detto Benedetto XVI il 26 dicembre durante la recita dell’Angelus in una piazza San Pietro gremita di persone e famiglie. Il Papa ha poi rievocato come “la Sacra famiglia visse la drammatica esperienza di dover fuggire in Egitto per la furia omicida di Erode “ ed ha ricordato come in questo momento vi siano “famiglie costrette dalla intolleranza,dalla violenza, dalle guerre,ad abbandonare le proprie case. Vi invito –ha aggiunto-ad unirvi a me nella preghiera per chiedere con forza al Signore che tocchi il cuore degli uomini e porti speranza,riconciliazione e pace”.
Benedetto XVI ha ricordato anche le violenze di questi ultimi giorni, come l’attentato in una chiesa cattolica nelle Filippine, le 32 persone uccise in Nigeria alla vigilia di Natale durante scontri tra cristiani e musulmani ad opera di una setta di talebani nigeriani.
Il 24 a sera il Papa aveva inaugurato in Piazza San Pietro il tradizionale presepe che quest’anno include scene di vita della Palestina. Al centro la scena della natività con il Bambino,Maria e Giuseppe,il bue e l’asino.La grotta con una tettoia in legno offre riparo anche ai pastori ed ai Re Magi .Le statue provengono dalla composizione natalizia allestita nel 1842 da San Vincenzo Pallotti nella chiesa romana di Sant’Andrea della Valle. A realizzare il Presepe sono stati i Servizi tecnici del Governatorato della Città del Vaticano. A sinistra del Presepio c’è quest’anno un piccolo fabbricato, con copertura a cupola lignea, che accoglie nove personaggi intenti a suonare strumenti tipici davanti ad una rete colma di pesci. Le statue sono state donate al Papa dalle Filippine in occasione del 60^anniversario dello stabilimento delle relazioni diplomatiche tra i due Stati. La loro collocazione accanto al Presepe, esalta i valori della famiglia e vuole sottolineare la vicinanza del popolo filippino alla fede cristiana e la ricchezza della vita evangelica,simboleggiata dalla pesca copiosa . Infine l’abete, posto accanto al Presepe proviene quest’anno dalla pittoresca Luson – Bressanone-provincia che comprende il Sudtirolo. In occasione dell’udienza del 17 dicembre ai partecipanti al pellegrinaggio dal sud Tirolo per il dono dell’albero, Benedetto XVI ha ricevuto la cittadinanza onoraria dal sindaco di Natz-Schabs,non lontana da Luson,in ricordo della “amata nonna da parte di madre”ha detto il Papa “che nacque a Raas frazione di questo comune. Il presepe e l’albero portano un messaggio di speranza e di amore e aiutano a creare il clima propizio per vivere nella giusta dimensione spirituale e religiosa il mistero della Nascita del Redentore”.