Tale incontro, denominato “La civiltà delle torri” e organizzato dall’associazione Italia Nostra, serviva da spunto per cercare di tutelare e valorizzare al meglio queste maestose e imponenti costruzioni.
«Le torri sono un segno distintivo di Ascoli – ha sottolineato l’assessore alla cultura Davide Aliberti – devono essere preservate, nonché tutelate come patrimonio artistico e culturale».
«Una ricchezza del genere deve essere restituita alla collettività». Queste le parole dell’assessore provinciale Andrea Maria Antonini, che ha svelato un importante retroscena. Infatti già ai tempi del suo assessorato in Comune, esisteva un progetto per il recupero interno della celeberrima torre degli Ercolani. Lo stesso Antonini , fattosi portavoce della Provincia stessa, ha dato la piena disponibilità alla messa in opera di tale progetto.
Dopo questi illustri interventi, si è entrati più nel vivo della discussione.
«Le torri rappresentano l’anima della città – ha detto Gaetano Rinaldi, presidente di Italia Nostra – conferendo alla città stessa quell’alone di mistero e di magia». Rinaldi ha ricordato come il fenomeno della nascita di queste torri sia coinciso con un periodo davvero importante per Ascoli Piceno.
Il professore ha presentato la sua relazione sull’importanza delle torri come risorsa culturale.
«Noi dobbiamo tutelare il nostro patrimonio artistico, storico, culturale non solo perché bello – ha sentenziato Rinaldi – ma perché a medio-lungo termine questi beni, potranno produrre più ricchezza rispetto a quello che otterremmo distruggendo tale patrimonio, o utilizzandolo male».
Il presidente di Italia Nostra ha poi puntato forte sulla realizzazione di un distretto culturale, che a suo avviso, consentirebbe di creare non meno di 1500 nuovi posti di lavoro. Ha sottolineato l’importanza della creazione di una rete, capace di mettere in comunicazione tutte le città che posseggano questi preziosi edifici. Rinaldi, inoltre, ha dichiarato che verrà diffusa in tutta Italia, una pubblicazione proprio sulle torri. Si tratterebbe della seconda pubblicazione, visto che la prima si occupava dei ponti e delle porte storiche della città. In futuro ce ne sarà anche una terza, incentrata sulle grandi ville del nostro territorio.
Davvero significativo ed interessante l’intervento del prof. Francesco Quinterio, docente della Facoltà di Architettura. Quinterio ha fatto un excursus sulle torri del Medioevo. Dalla torre come costruzione a scopo puramente difensivo, alla torre come funzione di deposito, magazzino. Senza tralasciare le famosissime case – torri tipiche della città di Pisa.
Altrettanto interessante e suggestiva la relazione presentata da Stefano Papetti, intitolata “ La città delle torri nella pittura”. Il direttore della Pinacoteca civica di Ascoli, ha mostrato attraverso alcune diapositive, diversi quadri che raffiguravano il particolare delle torri di Ascoli. Davvero importanti gli artisti citati da Papetti: si è spaziato infatti da Cola d’Amatrice a Carlo Crivelli, passando per Pierleone Ghezzi e Giulio Gabrielli, fino ad arrivare a Cesare Mariani.
Un patrimonio turrito del genere ci auguriamo venga vivamente tutelato e promosso, anche e soprattutto dagli ascolani stessi.