Il convegno intende affrontare le varie problematiche connesse alla presenza delle torri, indicando, se possibile, i modi più efficaci per consentirne la tutela, la valorizzazione, la fruizione.
Tutto ciò nella convinzione che questi prestigiosi edifici rappresentino, insieme ai tanti altri che rendono unica la nostra città, una autentica “risorsa”, da non conservare solamente come oggetti messi “sotto formaldeide”, bensì come strumento efficace per creare un nuovo dinamismo economico nell’ambito dell’avveniristica proposta di realizzazione del “Distretto Culturale di Ascoli”.
«Non bisogna fermarsi alla semplice gestione di beni lasciati in eredità dai nostri antenati - sostiene il presidente Rinaldi - non vivere solo di rendita senza capacità di idee innovative e senza la capacità di creare nuove professionalità e nuove forme di occupazione specie per le nuove generazioni, insomma non “un paese dei balocchi”, immobile in una forma solipsistica di auto contemplazione: serve invece una gestione attiva di ricchezze autentiche lasciateci in eredità e creare così le condizioni per utilizzarle come strumento insostituibile di crescita e scambi culturali».
Il convegno sarà coordinato dalla vicepresidente della Sezione Maria Teresa Granato.
Dopo i saluti del sindaco Castelli, del presidente della Provincia Celani, dell’assessore alla cultura Aliberti, dell’assessore regionale Canzian e del direttore regionale dei Beni Culturali Paolo Scarpellini, sono previste le seguenti relazioni.
Gaetano Rinaldi, presidente della Sezione di Italia Nostra, affronterà il problema vitale delle torri, come risorsa culturale; il prof. Francesco Quinterio, docente della Facoltà di Architettura terrà una relazione particolarmente intrigante” Le molte torri nel Medioevo”.
Seguirà l’intervento del Prof. Stefano Papetti che delizierà i partecipanti con la sua relazione dal titolo” La città delle torri nella pittura”, arricchita dalla proiezione di diapositive.
La Prof.ssa S.Salvo della locale Facoltà di Architettura, scenderà sul terreno concreto dei modi di restauro e conservazione delle torri, con la relazione “Le torri ascolane come pretesto: formazione e ricerca nel restauro architettonico” con l’esposizione di alcune tesi di laurea dedicate al tema.
Seguirà una relazione dello studioso ascolano del fenomeno delle torri Osvaldo Sestili, che con la sua passione ha scoperto l’esistenza di tanti resti di torri di cui si era persa ogni traccia, che parlerà del “Panorama turrito di Ascoli Piceno”.
Al termine seguirà una tavola rotonda, presieduta dall’ex presidente della sezione di Italia Nostra, Michele Picciolo, nel corso della quale sarà possibile raccogliere ulteriori suggerimenti e proposte per una migliore tutela, valorizzazione e fruizione di questi preziosi monumenti di Ascoli.