Gioielli del Piceno, cambiare strategia per promuovere i vini

Gioielli del Piceno, cambiare strategia per promuovere i vini

La kermesse verrà riproposta sicuramente anche il prossimo anno

La kermesse si è divisa in due: da una parte un piccolo villaggio con casette in legno è sorto in piazza del Popolo, dove tutti hanno avuto la possibilità di degustare e conoscere meglio le delizie del nostro territorio;  l’altra ala della manifestazione era a Palazzo dei Capitani, dove attraverso diversi seminari si è potuto approfondire meglio il discorso inerente la commercializzazione, il mercato e la valorizzazione dei nostri pregiati prodotti. E proprio ieri pomeriggio, presso la sala della Ragione, si è tenuto l’ultimo seminario riguardante uno dei capostipiti della nostra terra: il vino.
«Quando si parla di valorizzazione del nostro territorio, non deve esserci nessun schieramento politico, è necessario solo il lavoro di squadra». Così ha tuonato Giuseppe Mariani, assessore provinciale all’Agricoltura.
«l Consorzio ha come funzione principale quella di promozione dei nostri prodotti vinicoli. A tal proposito quindi, abbiamo diversi progetti da attuare per un importo complessivo 3,5 milioni di euro. Fondamentale sarà il giusto utilizzo di queste risorse». Queste le dichiarazioni di Massimiliano Bartolomei, presidente del Consorzio di tutela dei Vini Piceni.
Parole importanti e di riflessione quelle pronunciate da Domenico Mastrogiovanni, membro del dipartimento agroalimentare e territorio Cia, nonché del Comitato Vini Nazionale.
«Quello del vino è stato il primo settore ad ottenere dei finanziamenti per essere promosso ai paesi terzi, con delle grandi somme a disposizione. Le disponibilità di budget quindi ci sono, ma serve un elemento fondamentale, che al momento manca: l’organizzazione». Queste le affermazioni di Mastrogiovanni, che ha ricordato pure che per promuovere i nostri tesori vinicoli, abbiamo la possibilità di essere finanziati dall’Unione Europea per un 50% o addirittura anche per un 70%.
«Siamo di fronte a un bivio: o tutti insieme con coraggio promuoveremo il nostro territorio, oppure saranno i nostri figli a pagare le conseguenze di questa mancanza». Dichiarazioni forti quelle pronunciate da Gabriele Micozzi, docente dell’Università Politecnica delle Marche, dipartimento di Management e Organizzazione Industriale. Quest’ultimo inoltre, ha illustrato un ambizioso progetto di poter realizzare una web tv, un blog e addirittura un film sulla promozione dei nostri vini.
Spostandoci sugli imprenditori del settore, degne di considerazione le parole di Marinella Cocci Grifoni, della Tenuta Cocci Grifoni appunto
«Noi siamo una piccola azienda che opera nel settore da 40 anni. Il vino del territorio marchigiano è poco noto, visto che la nostra Regione non è una meta turistica – ha reso noto la Cocci Grifoni -  Per cercare di invertire la rotta, gli imprenditori devono dialogare tra loro, consentendo alle aziende di creare flussi finanziari e di tornare a fare investimenti».
La signora Cocci Grifoni ha poi fatto una menzione speciale per i giovani, definendoli una risorsa per le nostre aziende, perché ricchi di creatività ed idee. Dunque come dicevamo in precedenza, ieri è calato il sipario su questa manifestazione, che ha riscontrato un enorme successo. Ma siamo sicuri che si stia già pensando all’edizione del 2011.