Il piano in questione è stato presentato ieri presso la biblioteca comunale “Gabrielli” di Ascoli Piceno. In sostanza con questa iniziativa, si è provveduto a svolgere un lavoro di digitalizzazione di alcune riviste storiche gelosamente custodite dalla biblioteca comunale appunto. La Fondazione Carisap ha destinato a tal proposito 11mila euro, serviti per il restauro di 5 volumi del periodico fascista “Eja”, risalenti al decennio 1921 – 1930.
“Ringraziamo la Fondazione per il contributo fornito – ha dichiarato Giovanna Cameli, assessore alla Pubblica istruzione del Comune di Ascoli – nella speranza che essa ci sia vicina anche per un ulteriore progetto che abbiamo in programma”. La Cameli qui fa un chiaro riferimento al prossimo piano che ha in mente l’amministrazione comunale picena, ossia quello di digitalizzare altri volumi del sopracitato periodico, appartenenti al decennio 1931 – 1940. Inoltre l’assessore ha ricordato che inizialmente per tale progetto fu prevista una spesa di 63mila euro, che poi sulla base delle disponibilità economiche è andata via via riducendosi.
“Dare la priorità alle emergenze sociali, ha inevitabilmente ridotto il budget per gli altri settori – ha commentato Maurizio Frascarelli, consigliere di amministrazione della Fondazione Carisap – infatti per i prossimi tre anni i fondi sono stati quasi dimezzati”.
“Sono cresciute le richieste per la consultazione di questi periodici – ha dichiarato Rita Motti, responsabile della biblioteca – soprattutto da parte degli studenti universitari”.
Ricordiamo che tale rivista potrà essere consultata da chi lo desiderasse, tramite una postazione informatica dedicata durante l’orario di apertura della biblioteca comunale “Gabrielli”.