Giovedì 18 novembre, alle 21, verrà proiettato una delle migliori opere del regista: “Mio fratello è figlio unico” del 2007 con Riccardo Scamarcio, Elio Germano, Diane Fleri, Angela Finocchiaro e Luca Zingaretti.
La storia ambientata a Latina nel 1962 propone la vicenda di due fratelli Accio (un bravissimo Vittorio Emanuele Propizio, poi con il volto di Elio Germano) e il fratello maggiore Manrico (Riccardo Scamarcio) con vicende contrapposte. Uno, Manrico, comunista pronto alla lotta operaia, l’altro, Accio fascista iscritto al partito pronto a partire per spedizioni punitive fino a Roma, costretti a vivere sotto lo stesso tetto, innamorati della stessa donna, in un confronto senza fine, tra fughe, ritorni, passioni, tradimenti, ripensamenti politici e tante botte, fino al drammatico e commovente finale.
Daniele Luchetti realizza sicuramente la sua migliore opera cinematografica! Tratto dal Fasciocomunista di Antonio Pennacchi, Mio fratello è figlio unico percorre 15 anni della storia italiana, quelli del ‘68, quelli delle rivolte studentesche ed operaie, quelli della 600, quelli del post fascismo, quelli in cui lo spettro della guerra fredda aleggiava sul mondo, quelli in cui l’utopia del comunismo rosso, e russo, si facevano sentire anche nel nostro paese. Luchetti analizza questi temi senza prendersi troppo esageratamente sul serio aiutato da un cast in stato di grazia! Elio Germano è semplicemente eccezionale nell’interpretare Accio, con battute taglienti e sferzanti, Riccardo Scamarcio finalmente si sveste dei panni di Step, vestendosi con quelli dell’attore, Angela Finocchiaro, ce ne fosse il bisogno, si conferma ancora una volta come una delle migliori attrici italiane, mentre anche un Luca Zingaretti versione “fascio” è incredibilmente credibile. Un’opera capace di far ridere, di far riflettere e pensare, paradossalmente politicamente non di parte, in grado di mettere in scena l’amore tra due fratelli così diversi e così uguali, capaci finalmente di abbracciarsi, e non picchiarsi, solo alla fine, dopo anni passati a dirsele di tutti i colori, fino all’arrivo della commozione finale.
La retrospettiva su Luchetti si concluderà venerdì 26 novembre con la proiezione dell’ultima opera del regista, “La nostra vita” con Elio Germano, Raoul Bova e Isabella Ragonese. Nell’occasione sarà presente in sala lo stesso regista.
Non è ancora certa (ma gli organizzatori ci sperano) anche la presenza dell’attore Elio Germano che è stato insignito a Cannes del premio quale miglior attore protagonista proprio per l’interpretazione ne “La nostra vita”.
L’accesso alla sala è riservata ai soci (tessera annuale: € 9.00 o € 6.00 per giovani fino a 25 anni). Ci si può associare all’inizio di ogni serata.