Domani, infatti, in tutta Italia, musei, biblioteche, teatri, siti archeologici, chiuderanno le loro porte e fermeranno la loro attività, in segno di protesta nei confronti dei pesanti tagli al settore da parte del Governo nazionale.
“La Regione Marche – spiega l’assessore alla Cultura, Pietro Marcolini – aderisce a questa giornata di mobilitazione ponendosi come cassa di risonanza dell’iniziativa lanciata da Federculture, invitando tutti gli amministratori locali a tenere chiusi i luoghi di cultura da loro gestiti”.
Questa azione dimostrativa intende tutelare il diritto alla cultura e il suo ruolo di motore di sviluppo per una comunità di cittadini.
“Quello che si vuole evidenziare con la giornata di domani – continua Marcolini – è l’entità degli ultimi e più pesanti tagli operati dal Governo ma anche quello che appare come un disegno volto ad annichilire l’intervento pubblico nell’ampio settore della cultura, dell’istruzione e dell’università che anche sul piano europeo sono state individuate come condizioni indispensabili per lo sviluppo economico e sociale”.
“Proprio per questo – conclude Marcolini – la Regione Marche si muove in controtendenza rispetto alla linea governativa e, infatti, con il bilancio preventivo punta a non tagliare ma ad adottare politiche di riorganizzazione e di rilancio della cultura che la rendano un settore più che mai vitale e su cui puntare per uscire dalla crisi”.