Il Comune di Chiaravalle, città natale di questa educatrice e pedagogista di fama mondiale, e la Fondazione Chiaravalle Montessori sono stati invitati nella città statunitense dal 10 al 13 novembre, per fornire una preziosa testimonianza su Maria Montessori e per approfondire il suo pensiero e metodo educativo. In particolare, un importante contributo sarà dato nel corso del convegno “L’importanza dell’attività motoria del fanciullo nella filosofia educativa di Maria Montessori”, organizzato dal Comitato delle Comunità italiane degli Stati Uniti, insieme con la Scuola d’Italia “G. Marconi”, il Calandra Italian American Institute e il CONI USA. Previste anche visite a scuole newyorkesi di indirizzo montessoriano.
“E’ questa un’occasione di grande prestigio per la cultura marchigiana – ha detto l’assessore regionale Pietro Marcolini, intervenuto questa mattina alla presentazione dell’iniziativa – Maria Montessori, il cui messaggio è di straordinaria modernità, è un’altra marchigiana di fama internazionale e in questo momento acquista importanza e rilievo insieme con un altro grande marchigiano, Padre Matteo Ricci, celebrato in Italia e in Cina”.
Per la Regione Marche, che ha patrocinato l’iniziativa, si tratta di una vetrina importante. “E’ un evento – ha spiegato il sindaco di Chiaravalle e presidente della fondazione Chiaravalle Montessori, Daniela Montali, che non riguarda solo la città di Chiaravalle ma tutta la comunità regionale. Essere presenti a New York offre un’occasione di grande visibilità per tutti noi”. “E’ inoltre un riconoscimento – ha dichiarato l’assessore alla Cultura del Comune di Chiaravalle, Lorenzo Fabbri – per il lavoro svolto dalla Fondazione e dal Comune nella promozione della figura e del pensiero di Maria Montessori.
“Una pedagogista – ha continuato l’assessore regionale all’Istruzione, Marco Luchetti – che ha elaborato un metodo educativo apprezzato in tutto il mondo e che merita di essere ripreso dal nostro sistema scolastico, sempre più penalizzato dai continui tagli imposti dal Governo, affinché si riaffermi la consapevolezza dell’istruzione intesa come momento fondamentale nella costruzione della nostra comunità”.